Per garantire finanziamenti statali esenti dai vincoli del patto di stabilità, in Regione si è deciso di promuovere quattro fusioni di comuni appartenenti alle provincie di Ferrara, Parma, Reggio Emilia e Rimini. Quattro progetti di legge che daranno vita all’accorpamento di nove comuni in tutto.
La prima fusione riguarda i comuni di Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia in provincia di Ferrara, che daranno vita ad un comune di 12.000 abitanti. Stessa sorte per Sissa e Trecasali in provincia di Parma (coinvolti 8.000 abitanti), per Toano e Villaminozzo in provincia di Reggio Emilia (8.500 abitanti) e infine la quarta fusione avverrà nella nostra provincia, tra i comuni di Torriana e Poggio Berni (4.800 abitanti, nella foto i due Sindaci). Dopo il voto favorevole dei consigli comunali, le richieste di fusione sono arrivate sul tavolo della Regione ed ora, per ogni territorio, il prossimo autunno seguirà un referendum consultivo che sancirà definitivamente gli accorpamenti. Comuni più grandi significa maggiore liquidità per i prossimi 15 anni. I processi di fusione sono partiti già dallo scorso autunno, in cui i comuni di Bazzano, Monteveglio, Savigno, Castello di Serravalle e Crespellano in provincia di Bologna han dato origine al neo-comune di Valsamoggia. Il prossimo 9 giugno, invece, si terrà il referendum consultivo tra i cittadini di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì-Cesena.
“L’Emilia-Romagna non è nuova a fusioni di Comuni – chiarisce la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera – è una possibilità per i nostri Enti locali di continuare a garantire e, anzi, potenziare i servizi alla persona, il sostegno alle aziende e la cura del territorio. La Regione Emilia-Romagna ha chiaro che bisogna affiancare questo percorso virtuoso, semplificare e risparmiare, dove si può, sui costi di gestione per liberare nuove risorse per le nostre comunità attraversate da una crisi che sembra non avere fine. In questo quadro – conclude Saliera – la Regione accompagna quei Comuni, sindaci, consigli comunali e comunità che hanno il coraggio della sfida della fusione per nuovi e più forti Comuni con un lavoro che nasce dal territorio. Bisogna far crescere il consenso sociale e popolare attorno a queste importati proposte”.
Da pochi giorni sul portale dell’Assemblea Regionale c’è proprio una sezione dedicata ai temi della fusione dei Comuni e del riordino territoriale. Uno strumento – ha detto il consigliere regionale Marco Lombardi (Pdl) diffondendo nei giorni scorsi in anteprima la notizia – che nasce su impulso dell’Assemblea stessa, in particolare della prima commissione ‘Bilancio, Affari generali e istituzionali’, che segue da vicino i processi di fusione, e ha avuto il via libera prima dell’Ufficio di Presidenza poi della prima commissione stessa, in due passaggi che ci sono stati utili per migliorare la fruibilità dei contenuti della sezione.”
La sezione può essere raggiunta dal portale dell’Assemblea www.assemblea.emr.it. A disposizione dei cittadini c’è anche un’indirizzo email dedicato: fusionedicomuni@regione-emilia-romagna.it
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