A Riminiterme, beati loro, non sanno neanche cosa siano gli ammortizzatori sociali. Sarà che la crisi provoca dolori (che da qualche parte si dovranno pur lenire). Il fatto è che in quel lembo di terra a Miramare di Rimini le cose vanno bene, almeno sulla carta. Dopo le dimissioni di Giovanni Panciroli (presidente) e Marcello Baldacci (vice) e l’intero Consiglio di Amministrazione, oggi si è tenuta l’Assemblea dei Soci che ha approvato il Bilancio 2012, nominato il nuovo presidente Fabrizio Vezzani, e il nuovo Consiglio di Amministrazione ora composto anche da Raimondo Montanari, Andrea Filippini, Ivano Fontanesi e Luca Ioli.
La nota ufficiale di Riminiterme confronta i dati di bilancio con il 2007. Eccoli. Se allora il fatturato toccò i 3,26 milioni di eruo, nel 2012 si è passati a 3,92 euro con un aumento del 20%. Molto meno, ma comunque un dato assolutamente positivo, riguarda la clientela passata da 19.871 pazienti (2007) a 20.797 (2012). Anche in questo caso si è registrato un aumento del 4,7%. Rispetto al mercato regionale nel 2007 – si legge nella nota stampa – Rimiterme aveva una quota pari al 3,41%, oggi quella quota è raddoppiata passando al 6,25%. Tirando le somme, Rimiterme ha chiuso il suo bilancio con un utile d’esercizio di 80,5 mila euro al netto delle imposte (188.357 Euro utile lordo). In forte calo rispetto all’esercizio 2011 quando si attestò a 142 mila euro (+11% rispetto al 2010). Bene quindi, ma il vento della congiuntura si è fatto sentire. Nel conto, la società detenuta dalla cooperativa reggiana Coopsette, mette anche ricaduta territoriale dell’indotto prodotto dai soli nuovi cliente delle terme e la crescita nel segmento INPS e INAIL, che avrebbe portato al territorio – sempre secondo Riminiterme – un fatturato complessivo nei 5 anni di crisi stimato in circa 22 milioni di euro. Riminiterme – fa ancora notare il comunicato – ha attuato negli ultimi cinque anni un programma di investimenti di circa 10 milioni di euro.
Il profilo societario. Riminiterme S.p.A. ha acquisito personalità giuridica il 1 aprile 1999 con la scissione aziendale della società Amfa S.p.A.. La società gestisce lo stabilimento Talassoterapico fornisce le prestazioni tipiche degli stabilimenti termali e talassoterapiche, in particolare cure inalatorie, cure vascolari, fangobalneoterapia, fisioterapia, sia in convenzione con il SSN sia a pagamento. Quali attività annesse e complementari, la società fornisce servizi e prestazioni nel campo della prevenzione e del benessere. (D.C.)
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