“Inutile nascondersi, di fronte ad una fragorosa caduta, tantomeno utile piangerci addosso e cercare sempre altrove i responsabili. Senza scuse nè sconti pensiamo in primis alle nostre responsabilità e possibilità”. Con queste parole Filippo Giorgetti referente Provinciale Forza Italia esce allo scoperto per commentare il risultato elettorale delle Regionali per quel che riguarda il suo partito. “Per prima cosa vorrei ringraziare i quattro candidati per le energie, il tempo ed i sacrifici profusi in questa campagna elettorale. Un grazie sentito a ciascuno degli attivisti, amici di Forza Italia che si sono impegnati e spesi per la nostra bandiera in un momento di così grande difficoltà e a tutti quei riminesi che hanno battuto la tentazione di non recarsi alle urne ed hanno scelto di mantenere in vita il l’idea liberale, moderata e popolare, quel sogno che arde ancora in Forza Italia”. Giorgetti vede però anche aspetti positivi. “Il dato percentuale di Rimini è il 3° di tutta la Regione,concomitante, inoltre,con il miglior risultato regionale di altre forze politiche di opposizione: quindi la sinistra qui da noi è più debole che altrove e non raggiunge il 50% e questo deve essere di sprone e riflessione per tutte le forze del centro destra a compattarsi ed elaborare una proposta credibile e alternativa in chiave elezioni amministrative 2016. Alcune nostre roccaforti del centrodestra hanno davvero tenuto bene grazie alla Lega ma non solo: Pennabilli, Talamello, Casteldelci, Maiolo, Montefiore, Montecolombo, Montescudo e sopratutto Bellaria. Spiccano i risultati di FI a Maiolo 19.6%, Bellaria I.M. 16.2%, Montecolombo 15,1 e Riccione 12,8”.
Per un’analisi più approfondita gli azzurri hanno in programma un incontro per domani giovedì 27 Novembe ore 21 presso la sede di via Bonsi a Rimini aperta a tutti i simpatizzanti e gli amici. Sabato e domenica in tutte le piazze dei capoluoghi di provincia italiani saranno organizzate manifestazioni per sottolineare la oppressione fiscale dei Governi che si sono succeduti dal 2011 ad oggi che hanno portato il getitto sulla prima casa da 11 miliardi del 2011 con Berlusconi, a 33 miliardi attuali di Renzi.