C’è aria di ‘stanca’ anche tra i giovani industriali. “Abbiamo dato anche troppa fiducia a questa classe politica in attesa di un cambiamento che non è mai arrivato – ha affermato il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Rimini, Alessandro Formica (foto). – Adesso smettano di raccontarci favole e si impegnino per trovare una risposta seria ed efficace alla crisi, perché l’Italia è allo stremo. Servono poche azioni e concrete: la riduzione drastica delle tasse su imprese e lavoro abbattendo la spesa pubblica improduttiva, la semplificazione burocratica e maggiore certezza del diritto, una nuova legge elettorale per ridare dignità alla classe politica e stabilità al Governo”. Sono queste le richieste che i presidenti regionali e territoriali dei Giovani Imprenditori di tutta Italia presenteranno ai parlamentari del proprio territorio negli incontri che svolgeranno a gennaio a Roma.
Ai Parlamentari – aggiunge Formica – vogliamo anche ribadire la centralità dell’impresa per la creazione di benessere nel Paese. Oggi dobbiamo fare i conti con una caduta della domanda interna del 21%, contro una media UE del 4,3 e con 40 posizioni di differenza rispetto alla Germania in termini di competitività e attrazione dell’economia. Con un fisco da confisca e una giustizia incerta e lunghissima. In queste condizioni non c’è legge di stabilità che tenga: noi non riusciamo ad assumere e produrre. E’ necessario agire per crescere e chi governa ha il dovere di farlo adesso”.
La crisi non molla. L’ultima volta che Confindustria Rimini ha commentato lo stato congiunturale è stato il 10 ottobre scorso. Mettendo, nero su bianco, l’impressionante cifra degli impieghi su dati Banca d’Italia che a giugno 2013 risultavano diminuiti di 708,67 milioni di euro su base annua (-11,90%) e di 134,43 milioni di euro rispetto a maggio 2013 (-2,5%). Rispetto al fatturato totale nel primo semestre 2013 confrontato con il 2012, l’associazione degli indusriali locali lo misurava a – 0,40%, dovuto -0,80% di quello interno e un + 0,4% di quello estero.
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