San Leo è sotto osservazione sia dal punto di vista politico che dal punto di vista tecnico-strumentale. Da qualche giorno radar interferometrici da terra si aggirano alla base della rupe franata per effettuare il monitoraggio delle deformazioni della parete rocciosa. Il sistema di supervisione e rilievi è stato attivato dal Servizio Tecnico di Bacino Romagna e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, con la collaborazione dell’Agenzia Regionale della Protezione Civile. A tal proposito il sindaco Mauro Guerra, sul suo profilo facebook, ha dichiarato: “Le attività di monitoraggio hanno importanza determinante: capire l’evoluzione delle fratture è indispensabile per delineare gli scenari futuri, per i cittadini evacuati, per i servizi temporaneamente delocalizzati e per la rilevanza dei flussi turistici nella vita sociale ed economica della comunità di San Leo”. E ancora: “E’ progredita la predisposizione logistica per posizionare la postazione del radar, con l’avvenuta realizzazione di una piattaforma in calcestruzzo di adeguate dimensioni nel sito selezionato dall’Università di Firenze quale maggiormente idoneo allo scopo. Sono seguiti l’ allacciamento alla linea elettrica 220 V – 50 Hz, l’ installazione di una antenna direzionale per la trasmissione dati ed è in fase di costruzione un opportuno sistema di copertura per il sistema di monitoraggio”.
In attesa dei primi dati del monitoraggio previsti per oggi lunedì 10 marzo, si lavora anche ad altri sistemi di rilevazione: un laser scanner, a cura dell’Università di Bologna, per la restituzione digitale della geometria del fronte di crollo e dell’accumulo e per la ricostruzione dell’andamento delle fratture, confrontando i dati con un rilievo ante-crollo. Ma anche l’utilizzo di un drone-multirotore per rilievi sull’intera rupe e sulle aree limitrofe ai piedi della rupe stessa. Saranno posizionati anche degli estensimetri sulle fratture principali e degli accelerometri su alcuni dei fabbricati sgombrati e sulle aree esposte per la misura di eventuali movimenti e vibrazioni.
Inoltre, dalla Regione sono stati stanziati 190mila euro per fronteggiare l’emergenza: 100mila euro sono destinati all’attivazione dei georadar in questione e 90mila euro per le opere di pronto intervento, messa in sicurezza e assistenza alla popolazione. Oltre all’interessamento dell’Assessore Provinciale alla Protezione Civile Mario Galasso anche il presidente della Regione Vasco Errani, il Prefetto Palomba e il presidente della provincia Stefano Vitali hanno partecipano attivamente all’unità di crisi riunitasi venerdì presso il comune di San Leo. E il deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti ha scritto al presidente del consiglio Matteo Renzi, ai ministri Franceschini e Galletti ed è intervenuto alla Camera per sollecitare l’attenzione sul crollo evidenziando il valore storico e culturale di San Leo.
Intanto, i cittadini evacuati in maniera precauzionale dalle proprie abitazioni “stanno sulle spine” e stanno valutando se lasciare la sistemazione alberghiera/affitta camere per eventualmente preferire alcuni mini appartamenti censiti quali disponibili, messi a disposizione di privati, in centro storico, senza però allontanarsi dal centro storico di San Leo.
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