Occhio all’occhio. Uno schieramento di occhi elettronici a protezione del centro storico: questo è il progetto che il Comune vuole realizzare. Tutto comincia con il Piano Strategico del Comune di Rimini, che – è bene ricordare – prevede tra l’altro la “pedonalizzazione e razionalizzazione del traffico all’interno del nucleo antico, in modo da elevarne sensibilmente le condizioni di vivibilità.” Nell’ottica della tutela e salvaguardia del centro e delle zone pedonali, la Giunta comunale ha quindi approvato la delibera con cui si autorizza l’installazione di sistemi di controllo automatico degli accessi in via Santa Chiara, via Fratelli Bandiera, via Isotta, via Castelfidardo e via Guerrazzi, chiudendo di fatto gli accessi che ancora non erano presidiati.
L’installazione per le vie della città dei cinque nuovi “vigili elettronici” è stata voluta dall’amministrazione comunale “a tutela e salvaguardia dell’area pedonale urbana” conferma Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività Economiche “e non certo con l’intenzione di fare cassa sperando in un incremento delle multe, come alcuni hanno pensato, anche perché il sistema darà un’ indicazione chiara riguardo alla possibilità o meno di passaggio attraverso il varco. L’installazione e l’attivazione di questi sistemi automatici di controllo degli accessi” puntualizza Sadegholvaad “fa parte di tutta una serie di interventi di riqualificazione del centro storico su cui si sta focalizzando l’amministrazione comunale, che includono, ad esempio, i lavori per il rifacimento del manto stradale in asfalto rosso e marciapiedi in porfido, la sostituzione dei lampioni e i tanti interventi che ancora devono cominciare, in particolare nella zona tra Via Giordano Bruno, Corso d’Augusto fino alla Questura e l’area limitrofa alla chiesa di Sant’Agostino”.
Naturalmente non mancano le voci contrarie, quelle dei commercianti e quelle di coloro che devono accedere ai servizi pubblici, in particolare alle scuole del centro che si verranno a trovare all’interno della zona protetta. Salta subito all’occhio il problema dell’Istituto Maestre Pie in Via Santa Chiara, che comprende scuola materna, elementari e medie. I genitori sono già preoccupati al riguardo e stanno sollecitando l’istituto perché si trovi una soluzione.
“I commercianti potranno, a differenza che in passato, ottenere dei permessi riferiti a una propria auto (a una propria targa) che consentiranno di accedere alle zone pedonali per il carico/scarico delle merci” assicura Palazzo Garampi, e per quanto riguarda la scuola di Via Santa Chiara, dice che il problema verrà affrontato, magari, consentendo l’accesso limitatamente a certi orari e rilasciando particolari permessi, ma tenendo anche in considerazione le richieste dei residenti della via che già hanno fatto presente all’amministrazione comunale i propri disagi legati al transito e alla sosta delle auto negli orari di entrata e uscita da scuola.
Accanto agli “occhi” che osservano il traffico si sta pensando anche ad altri occhi elettronici funzionali alla sicurezza della città, dei cittadini e degli esercenti. “Premesso che si tratta di discorsi ben distinti e che le telecamere da sole non risolvono il problema della tutela dei cittadini” aggiunge Sadegholvaad “al riguardo è stato siglato un protocollo dalla Prefettura Rimini, i Comuni di Rimini, Bellaria – Igea Marina, Cattolica, Misano, Riccione e cinque Istituti di Vigilanza del riminese, denominato “Mille Occhi sulla città” che, una volta superati i problemi connessi alla privacy, consentirà anche al singolo esercente di collegare le telecamere installate presso il proprio negozio direttamente con la centrale della Polizia di Stato e Municipale”. (S.C.)