L’anno scorso la prima edizione, un battesimo del fuoco superato alla grande. Tra pochi giorni la seconda, con un interessante ventaglio di ospiti e conferenze. Stiamo parlando del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino, una tre giorni (25, 26 e 27 aprile) dedicata a chi sta a cuore l’informazione “di spessore” e a chi desidera approfondire le sfide dei media nel nuovo millennio. L’evento è curato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Scienze Umanistiche dell’Università di Urbino ed è aperto a tutti coloro che volessero partecipare. Un manipolo agguerrito di giornalisti, scrittori e accademici si confronterà sui temi più disparati, cercando di definire non solo l’odierno stato di salute del giornalismo culturale in Italia, ma anche le sue prospettive future e gli eventuali rischi e benefici del progressivo slittamento on-line dell’informazione. Iniziato ieri, in anticipo, con Piero Dorfles tornato nella città dei Montefeltro per presentare la sua ultima fatica “I cento libri” (Garzanti) presso la Libreria Montefeltro con Giovanni Bogliolo.
Oggi l’inaugurazione presso la Sala del Trono del Palazzo Ducale è prevista alle 16.30, con i direttori del festival Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini che presentano i dati della loro ricerca sull’informazione culturale degli italiani. A seguire il discorso del Magnifico Rettore Stefano Pivato su “La cultura consumata” e gli intermezzi musicali di Simone Zanchini dell’Ente Concerti Pesaro. Alle 17.15 prende la parola Beppe Severgnini (Corriere della Sera, nella foto) nella lectio d’apertura “La vita è un viaggio (e gli italiani viaggiano soli)”. Alle 19 ci si sposta nelle Grandi Cucine del Palazzo Ducale, dove Davide Paolini e Stefano Ciotti presentano “Il buono, il gustoso e il sano”.
Il Festival del Giornalismo Culturale continua sabato 26 presso la Sala Raffaello del palazzo Legato Albani, dove alle 9.30 lo scrittore e critico letterario Marco Belpoliti tiene “Il pulviscolo e la cornice. Come fare cultura nel prossimo futuro”. Successivamente lo scrittore Christian Raimo e il giornalista del Corriere Luca Mastrantonio si interrogano su cosa dovrebbe occuparsi l’informazione culturale. Alle 11.30 inizia la tavola rotonda con ospiti d’eccezione: Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino), Derrick de Kerckhove (MediaDuemila), Raffaella De Santis (La Repubblica), Piero Dorfles (giornalista e critico), Anna Longo (Giornale Radio Rai), Luigi Mascheroni (Il Giornale) e Marco Pivato (giornalista scientifico). Nel pomeriggio ci si sposta al Teatro Sanzio per una riflessione generale sul rapporto tra gli intellettuali e il pubblico, la qualità e i mass media. Alle 15 la lectio di Italo Moscati (scrittore, regista, sceneggiatore) dal titolo “Coccodrilli e sfere di cristallo” mentre a seguire il dibattito tra Mariarosa Mancuso (Il Foglio) e il critico Michele de Mieri, mentre alle 16.45 ulteriore tavola rotonda con Massimo Panarari (La Stampa), Alberto Saibene (Doppiozero), gli scrittori Alessio Torino e Wu Ming 2. Alle 18 uno speciale sull’Unione Europea in cui si approfondisce la relazione tra cultura italiana e internazionale. Per le 19.15 è prevista la conferenza “Chi la dice e chi la canta” con David Riondino (attore, cantautore e scrittore) e Pietro Del Soldà (Rai Radio3), mentre alle 21.45 c’è la mezzosoprano Anna Maria Chiuri che si esibisce in un concerto lirico sempre a cura dell’Ente Concerti Pesaro.
Domenica 27 aprile, in chiusura della tre giorni, si parla di cultura come motore di sviluppo. Alle 9.30 Armando Massarenti (Il Sole 24 Ore) è al palazzo Legato Albani per discutere sul ruolo degli intellettuali. Alle 10.15 l’editore Giuseppe Laterza e la scrittrice Elena Stancanelli dialogano sul tema. A seguire Giorgio Zanchini incontra Isabella Donfrancesco (Rai Educational) e Renata Giannella (Direttrice Biblioteca Senato Della Repubblica) per intavolare un dibattito sul rapporto tra istituzioni e cultura. In chiusura, alle ore 12, “Un millimetro più in là”: tavola rotonda a cui prendono parte la storica Alessandra Tarquini, Alessandro Zaccuri (Avvenire), lo scrittore Flavio Soriga e Marino Sinibaldi di Rai Radio3. A Urbino si respira cultura.
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