di ALBERTO BIONDI
La riqualificazione urbana passa attraverso l’arte e la memoria. Già da un po’ di tempo Rimini assiste ad una crescente riscoperta delle tradizioni, dei luoghi, dei detti popolari e dei personaggi che costituiscono il corredo genetico della sua storia. Un bisogno di radici emerso anche grazie a diversi gruppi attivi sui social network (Rimini Sparita, La Rimini che non c’è più, Sei di Rimini se…), tutti indizi riconducibili ad una ricerca identitaria che coinvolge sempre più cittadini e che l’osservatore attento non può aver ignorato. Sotto l’effetto dello tsunami Grande Bellezza di Sorrentino, gli Italiani sono tornati ad interrogarsi sul “come eravamo e come siamo ora”, guardandosi indietro per riallacciare quel legame con il nostro passato che sembra essersi improvvisamente troncato.
C’è poi chi non si limita ai sentimenti nostalgici e organizza nella propria città delle iniziative concrete per valorizzare il proprio territorio, dai borghi alle vallate, dai quartieri ai rioni. É quello che ha in mente Marco Sanchini con “Rione Montecavallo Story”, dal sottotitolo: The Nice Beauty, il piccolo e discutibile splendore storico di un quartiere del centro di Rimini, in un viaggio visivo e sonoro tra vecchi calcinacci e personaggi inverosimili. Un’iniziativa che unisce gli sforzi di tre associazioni culturali e una web radio per rivalutare uno dei quattro rioni del centro storico. Abbiamo chiesto a Sanchini di spiegarci qualcosa in più sulla sua proposta.
“L’Associazione Rione Montecavallo, assieme a Cambia-Menti e ai ragazzi di Slash, organizza una serata a sfondo sociale e artistico in cui i partecipanti assisteranno ad un racconto-teatralizzato dal carattere sia storico che onirico. I vecchi calcinacci a cui facciamo riferimento nel sottotitolo dell’evento sono la piccola e discutibile bellezza nascosta in questa parte di Rimini (nella locandina, una vecchia foto dell’Oratorio di San Nicola,ndr). Per noi “rigenerazione urbana” significa portare i cittadini e i residenti a impegnarsi direttamente per apprezzare la bellezza dei propri angoli di città. Allo Spazio Gate, dove avrà luogo la serata, si intersecano quindi molte realtà e il prodotto finale è frutto di sinergie comuni. Fino ad oggi abbiamo sempre organizzato piccole iniziative, come la mostra fotografica alla Corte degli Ulivi durante la festa del Borgo Sant’Andrea, ma è nostra intenzione programmare per il 31 maggio un vero e proprio festival del rione Montecavallo che sarà un po’ la nostra prima iniziativa di quartiere simile alle realtà già presenti in città”.
L’appuntamento è per sabato prossimo 15 marzo alle 18.30 presso lo Spazio Gate di via Tonini 24/a. L’ingresso è libero e l’aperitivo è offerto. E QUI un recente articolo alla scoperta del rione.
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