di BERNADETTA RANIERI
Alla presenza di oltre 600 persone, domenica pomeriggio è stata inaugurato il Centro “Daniela Conti” o meglio conosciuto come la “Casa di Via Limentani n°15”. Ma cos’ha di veramente speciale questa struttura? E’ un immobile di proprietà comunale che l’amministrazione riccionese ha affidato in concessione all’associazione Amici del Centro 21 e che ospiterà progetti di autonomia per persone con Sindrome di Down e problemi mentali. I lavori di ristrutturazione sono iniziati il 29 ottobre 2011 e hanno avuto un costo di 564 mila euro, coperti per il 31,35 per cento da contributo regionale (pari a 177.074 euro). A questa somma si è aggiunto il contributo del Comune per 150 mila euro. Il resto a carico delle famiglie del Centro 21, per i rimanenti 237.736 euro. L’Amministrazione comunale si è fatta anche carico di realizzare il parcheggio esterno (7 nuovi posti auto) e i marciapiedi antistanti la casa, per ulteriori 25mila euro. Geat si è presa cura delle potature, del giardino interno ed esterno e delle siepi.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, del Sindaco Massimo Pironi, del Presidente dell’Associazione Amici del Centro 21 Maria Cristina Codicè e di numerose autorità cittadine. Dopo la benedizione da parte del Vescovo, si è passati alla visita della struttura composta da un grande salone vetrato al pianoterra, con funzione di laboratorio per le attività di lavoro, una sala da pranzo e una cucina, cinque camere con servizi al primo piano, per un totale di 8-9 posti letto, una grande terrazzo, in tutto 230 metri quadrati.
Al piano terra è stato possibile visitare la mostra “Che cos’è l’uomo e perché te ne ricordi?” Genetica e natura umana nello sguardo di Jerome Lejeune, genetista francese a cui si deve la scoperta del Cromosoma 21 all’origine della Sindrome di Down. Di lui, della sua grande umanità verso pazienti e le loro famiglie, e della sua straordinaria scoperta, avvenuta nel 1959, ha parlato il dott. Pierluigi Strippoli, professore di Biologia applicata dell’Università di Bologna. Prima e dopo l’avvincente racconto del dott. Strippoli, le applaudite esibizioni dei ragazzi della Compagnia del Centro 21, diretta dalle insegnanti Eleonora Gennari e Valeria Fiorini, in “Gustosa”, un varietà tutto da gustare con coreografie e musiche tratte da famosi musical quali Hair Spray, Grease, The Blues Brothers.
L’intitolazione del Centro a Daniela Conti non è casuale. Daniela Conti era l’allegria e la curiosità fatte persona. Aveva 18 anni quando, nel 2007, la leucemia l’ha strappata ai suoi genitori che l’avevano adottata ad appena 9 mesi. Daniela era affetta da sindrome di Down e la sua è stata sin dall’inizio una storia di accoglienza. “Mi colpisce molto questa frase: anch’io voglio volare, che avete voluto riproporre per questa occasione – ha detto il Vescovo Francesco Lambiasi al termine della sua benedizione. Credo che sia una frase pronunciata da Daniela Conti, dopo aver visto delle rondini volare in cielo. Mi fa venire in mente una bella poesia sugli angeli. Si dice che gli angeli possono volare solo a due a due, perché ognuno di loro ha solo un’ala, e così possono volare solo abbracciati. Vorrei dunque che questa casa “Daniela Conti” possa aiutare anche noi a volare abbracciati”.
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