Nella ricorrenza del Giorno del Ricordo, la giornata istituita in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata e delle vicende del confine orientale, da oggi Rimini avrà una propria “Biblioteca di pietra”. Un “non monumento”, com’è stato ricordato stamane alla presenta di numerose autorità civili e militari e delle associazioni degli esuli (l’Unione degli Istriani, l’Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani, Dalmati, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) dall’artista riminese nato a Fiume Vittorio D’Augusta. Sui blocchi della nuova scogliera che si protende verso il mare, realizzata proprio in pietra d’Istria come la terra che si vuol ricordare, le targhe incise dai titoli e dagli autori come Arpino, Benco, Bettiza, Magris, Tomizza, Svevo, Sgorlon, e ancora Quarantotti Gambini, Saba, Slataper, Rumiz, Scotti, Sgorlon, Stuparich, Zandel.
“Libri di pietra – ha detto il Sindaco Gnassi – nel cuore del mare sopra un’idea leggera e potente raccontata da un leggio che guarda verso est. Titoli scolpiti nella pietra d’Istria di una scogliera che ci ripara e da oggi ci apre verso gli altri e verso il mare, metafora stessa dell’apertura e collegamento. Una scelta che abbiamo condiviso, con uomini dalle storie e sensibilità diverse con cui abbiamo fianco a fianco lavorato e che oggi sono qui, nell’idea che solo la cultura può essere il seme per uscire dal rancore quotidiano.”
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