Lo spettacolo teatrale “Quasi perfetta” indaga in profondità gli stati d’animo, i pensieri le relazioni e il modo di vita di una persona affetta da anoressia. La protagonista , Alice, attraverso il racconto del suo dramma e delle sue ossessioni, delinea il cammino del proprio riscatto umano: di anoressia ci si può ammalare, ma anche guarire. La rappresentazione teatrale – spiega una nota dell’Ausl di Rimini – ha lo scopo di richiamare l’attenzione degli insegnanti, dei genitori e dei ragazzi su un tema così insidioso come quello della patologia alimentare che sta diventando una delle forme più diffuse di disagio fra i giovani.
La proposta teatrale è frutto del lavoro integrato tra il Percorso AUSL DCA-Rn, il Comune di Rimini e l’Ufficio Scolastico Provinciale, previsto dal Progetto “Come i cerchi nell’acqua 7”, approvato nell’ambito del Programma Attuativo Biennale 2013 – 2014 del Distretto socio-sanitario di Rimini.
L’appuntamento è per domani lunedì 3 marzo, alle ore 16:00, al teatro Degli Atti di Rimini con la compagnia “Quelli di Grock”. Con l’occasione l’Ausl di Rimini ha reso noti i principali dati sul problema anoressia: nei Paesi occidentali, inclusa l’Italia, nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 25 anni, su 100 ragazze 8-10 soffrono di qualche disturbo del comportamento alimentare; tra queste 1-2 presentano un disturbi del comportamento alimentare in forma grave (Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa) per le quali le terapie sono spesso lunghe e faticose; le altre di un qualche quadro aspecifico più lieve e spesso transitorio. Un maschio su 10 femmine soffre di tale disturbo, anche se le statistiche più recenti rilevano un aumento anche fra i ragazzi (2/10).
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