Una volta c’era il medico condotto (fino al 1960), stipendiato dalle amministrazioni a disposizione di tutti i cittadini. Curava gratuitamente le persone più povere. Poi arrivò il “medico della mutua”. Ma la storia della sanità riminese ha radici ben più antiche, è bimillenaria, tutta da raccontare. Ci penserà, in parte, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini in occasione del proprio ventennale (l’Ordine fu costituito l’8 ottobre del 1993 con decreto ministeriale e oggi conta 1797 iscritti all’Albo Medici Chirurghi e 359 iscritti all’Albo Odontoiatri).
Sono passati vent’anni da quella data “storica”. Per ricordarla, l’Ordine riminese organizza una serie di iniziative celebrative e culturali rivolte all’intera provincia, di cui la più importante è, senza dubbio, la mostra intitolata 20 anni dell’Ordine, 20 secoli di sanità a Rimini. Una mostra documentaria che sarà allestita nella sala delle teche del Museo della Città di Rimini (25 gennaio-23 febbraio 2014, ingresso libero, nei seguenti giorni e orari: martedì al sabato 8,30-13 e 16-19, domenica e festivi 10-12,30 e 15-19).
La mostra contiene anche quadri, sculture e oggetti storici legati alla sanità locale degli ultimi duemila anni. Non poteva certo mancare un riferimento al più illustre sei medici riminesi: Giovanni Bianchi alias Iano Planco (1693-1775), “considerato un po’ il “patrono” dell’Ordine riminese”. Alla sua scuola si formarono diverse personalità del tempo come Giovanni Antonio Battarra, Giuseppe Garampi, Michele Rosa, Giovanni Cristofano Amaduzzi e lo stesso Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli, diventato papa col nome di Clemente XIV nel 1769. Iano Planco morì nel 1775.
La mostra ripercorre la storia della nostra sanità dalla domus del chirurgo (distrutta da un incendio nel 260 d.C.) ai nostri giorni. Preenti oltre 150 materiali esposti. Si possono ammirare vecchi strumenti, oggetti o prescrizioni sbiadite dal tempo, provenienti da una decina di enti e altrettanti prestatori privati, contestualizzati nel corrispondente periodo storico.
Le sezioni della mostra (altrettanti capitoli del relativo catalogo) sono: Sotto il segno di Planco – Il “chirurgo” della domus – La medicina a Rimini tra Medioevo e Rinascimento – Gli ospedali riminesi – L’Ospedalino dei bambini (1910-1985) – Gli ospedali di Riccione, di Santarcangelo di Romagna e di altre località della provincia – La sanità privata – Le cure marine – Rimini aperta – La medicina popolare in Romagna – La storia dell’odontoiatria – I vent’anni dell’Ordine – Il medico fra passato e futuro.
Nella sezione video il documentario “Rimini aperta” girato dai medici Alberto De Giovanni (1921-1996) e Franco Bartolotti (1921-2013), subito dopo la Guerra, in una Rimini piena di voglia di vivere e di ricostruirsi, proiettata sul turismo balneare. Il percorso continua con le Condotte mediche e la Medicina popolare in Romagna. Segue la sezione dedicata all’Odontoiatria con pezzi e strumenti che ne hanno fatto la storia. Infine la panoramica sui vent’anni dell’Ordine riminese e sull’essere medico. In chiusura una bella immagine al microscopio, simbolo delle straordinarie prospettive della ricerca in campo medico-scientifico. Perché, come diceva Ippocrate, ”Se c’è amore per l’uomo ci sarà anche amore per la scienza”.
La mostra è a cura del gruppo di lavoro composto da Stefano De Carolis (coordinatore), Leonardo Cagnoli, Giovanni Cananzi, Antonella Chiadini, Maurizio Della Marchina, Mauro Giovanardi, Maurizio Grossi, Franco Mandolesi, Mario Nereo Marzaloni, Massimo Montesi, Giovanni Morolli – Segreteria: Elisa Ghirardini. L’inaugurazione è prevista sabato 25 febbraio alle ore 16,00 (Museo della Città, via Tonini, 1). Per informazioni e prenotazioni di visite guidate: tel. 0541.382144 (lunedì e mercoledì 10-17 / martedì, giovedì e venerdì 10-13).
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