Per la corsa a Sindaco di Rimini ci sono otto candidati. Ma alla fine del giro di giostra la sfida sarà per due. Da una parte il sindaco uscente Andrea Gnassi per il centro-sinistra; per il centro-destra il cavaliere bianco è l’avvocato Marzio Pecci. La giostra è partita con otto candidati a sindaco, sostenuti da 18 liste per oltre 500 candidati (ogni lista al massimo 32 nomi). A leggere con la lente del bicchiere mezzo pieno: una città che partecipa, attiva, in tensione per il proprio futuro. A vederlo mezzo vuoto: una comunità frammentata, divisa e forse anche smarrita. A vedere le compagini con gli occhi della real politik: molte liste servono solo a raccattare qualche centinaia di suffragi. Un altro segnale che la partita è incerta e si gioca all’ultimo voto, da una parte; dall’altra vanno fatti accordi con fette sociali della città per riuscire a farcela. Quando si fanno accordi con i “gruppi” poi costoro passano a raccogliere. Tutto lecito e legittimo, tutto nel solco della politica, ma un po’ di etica della responsabilità non guasterebbe. Un signore è passato dal movimento di Beppe Grillo, lista civica in un altro comune nel 2014, ora il suo nome rafforza Forza Italia a Rimini. E di esempi analoghi se ne potrebbe sbandierare a mille. Ma questi sono gli uomini, questo è il momento storico, direbbe quel saggio. Liste nelle quali c’è di tutto, come si conviene in ogni campagna elettorale e da sempre.
Si diceva che Palazzo Garampi (con il più bel balconcino di Rimini, affaccio su corso d’Augusto con vista sull’Arco ed il Ponte) è un affare tra Gnassi e Pecci. L’esponente del Pd parte coi favori, ma non deve rallentare la campagna elettorale. Deve tenere i suoi in tensione; la sconfitta del compagno di partito Ubaldi a Riccione insegna. Ha alle spalle tante liste che intendono rappresentare gli umori della città. Pecci ha un’altra storia. Già socialista, un passaggio in alleanza con il Pds, candidato a sindaco a Riccione per Forza Italia, è stato scelto dalla Lega nord, il partito che detta il tempo nel centro-destra. Dopo un primo momento di malumori e mugugni, Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono accodati alla forzatura. E stanno facendo campagna. Andiamoli a vedere questi candidati. Addolorata Di Campi (detta Ada) è sostenuta dal Popolo della famiglia. Luigi Camporesi con Obiettivo civico per Rimini, Movimento libero Rimini, Fare insieme per Rimini, Noi per la Romagna con Camporesi. Marzio Pecci sostenuto da Lega nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Uniti si vince, Per cambiare Rimini Pecci sindaco Sara Visintin sta con Rimini in comune diritti a sinistra. Marina Mascioni e Fronte nazionale per l’Italia. Andrea Gnassi è forte di 8 liste: Futura con Gnassi, Pd, Patto civico e Città metropolitana con Gnassi, Rimini attiva, Sinistra X Rimini, Italia dei valori, Centro democratico con Gnassi sindaco. Mirco Ottaviani rappresenta Forza nuova. Mara Marani con Rimini people.
Elezioni comunali: informazioni utili
Avranno inizio alle ore 7 del mattino per concludersi alle 23 di domenica 5 giugno le votazioni per le elezioni amministrative del Comune di Rimini. Hanno diritto di voto tutti i cittadini di nazionalità italiana, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Rimini, che avranno compiuto il 18° anno di età il primo giorno della votazione (nati a tutto il 5 giugno 1998), nonché cittadini maggiorenni dell’Unione Europea residenti a Rimini che hanno presentato domanda per essere iscritti nelle apposite liste aggiunte che in questa tornata elettorale saranno 180 (69 i maschi, 111 le femmine) di cui 118 rumeni, 10 tedeschi, 9 francesi e 9 inglesi.
Gli elettori che potranno votare nelle 143 sezioni elettorali allesite in 36 luoghi di riunione, in totale saranno 117.044, con una maggioranza di donne (60.881). Preponderanza del sesso femminile anche tra i 60 elettori ultracentenari, dove ben 54 sono donne compreso l’elettore più anziano che ha compiuto 108 anni. Ambedue maschi, invece, gli elettori più giovani che compiranno il 18° anno d’età proprio il 5 giugno che potranno così votare per la prima volta come altri 149 coetanei (75 i maschi, 74 le femmine).
L’Ufficio elettorale del Comune di Rimini invita tutti gli elettori a controllare per tempo il possesso dei documenti necessari con cui poter esercitare il diritto di voto, così da evitare il possibile sovraffollamento e le code degli ultimi giorni. Per permettere agli elettori che hanno esaurito o smarrito la tessera elettorale di richiederne una nuova l’Ufficio Elettorale di Via Marzabotto, 25 sarà aperto nei seguenti orari: Martedì 8 – 16, Mercoledì 8 – 13 / 15 – 18, Giovedì 8 – 16, Venerdì 8 – 13 / 15 – 18, Sabato 8,30 – 12,30; mentre le delegazioni anagrafiche di Villaggio 1° Maggio, in Via Bidente, 1/P, Viserba, in Via Mazzini, 22, Miramare, in P.zza Decio Raggi, 1, saranno aperte al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30.