Fondazione Cetacea Onlus di Riccione domenica 9 luglio impegnata su due fronti: la tartaruga Rosa, appartenente alla specie Caretta caretta e dai 31 centimetri di carapace, dopo lo spiaggiamento a Marzocca (Ancona) lo scorso 19 gennaio in condizione di ipotermia riprenderà il mare al largo di Cattolica nel corso della mattina a bordo della Motonave Queen Elisabeth.
Contemporaneamente alla Riserva della Sentina, San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), è stata rilasciata Alessandro, una giovane Caretta caretta di 26 centimetri e dal carattere esuberante, spiaggiata anch’essa in ipotermia il 20 gennaio e ricoverata in un primo momento al Centro di Primo Soccorso dell’Università di Camerino e giunta successivamente a Riccione per la riabilitazione. Entrambe le tartarughe sono esemplari in età giovanile. Quello di gennaio e febbraio è stato un periodo particolarmente duro per le tartarughe del mare Adriatico e di conseguenza per Fondazione Cetacea che si è dovuta attrezzare con 6 nuove vasche per poter ricoverare tutte le tartarughe che necessitavano cure a causa di un fenomeno chiamato cold stunning, o “stordimento da congelamento”. Le tartarughe marine sono rettili a sangue freddo che dipendono da fonti esterne di calore per determinare la temperatura corporea. Pertanto, in acqua fredda (dai 9 gradi) non hanno la capacità di riscaldarsi e migrano verso acque più calde. I rilasci avvengono all’interno del progetto TartaLife (finanziato dalla Commissione Europea attraverso il fondo LIFE+ NATURA 2012).
L’istituzione riccionese è eccellenza europea; studia il mare ed ha un ospedale per tartarughe e non solo. Dietro la passione di Sauro Pari, un gentiluomo di campagna che aiuta il mare.