Marco De Pascale, coordinatore di Patto Civico Riccione, sulla distruzione del Bosco dei Ciliegi di Tonino Guerra
“Non c’è niente da fare.
Il Sindaco Tosi e la sua Giunta sono quanto di più lontano possa esserci dal bello, dalla cultura, dall’arte.
Tale incredibile guerra a tutto ciò che dovrebbe elevare lo spirito delle persone e contribuire a far crescere in loro la passione per la “bellezza” – nel senso più alto del termine – non salva niente e nessuno.
Negli intenti del Poeta romagnolo il Bosco dei Ciliegi avrebbe dovuto caratterizzare cromaticamente il luogo con le sue fioriture primaverili, ed aveva un evidente valenza culturale, artistica e naturalistica.
E cosa fanno i nostri di questa che è a tutti gli effetti un’opera d’arte?
Tagliano alcuni ciliegi, altri li estirpano, altri ancora li seppelliscono sotto cumuli di terra.
Il “Bosco dei ciliegi” con la sua studiata (dall’autore Tonino Guerra nei suoi bozzetti) alternanza di alberi da frutto e da fiore, e la specifica disposizione delle piante, avrebbe dovuto esser parte della più ampia area comprendente i vicini Rio Melo e il Ponte Romano in un percorso che univa cultura e natura.
Condivisibile il commento della Presidente di Italia Nostra: in risposta all’amministrazione che assicura che in parte altri Ciliegi saranno ripiantati, essa afferma: “….. oltre al fatto che non avranno la stessa grandezza, la Poesia del Bosco ha un suo disegno: non è che si possono piantare qua e là a caso secondo le indicazioni di un tecnico comunale”.
Non succederà mai, ma dovesse accadere che dal Louvre di Parigi decidessero di allestire una mostra temporanea a Riccione inviandoci la Gioconda di Leonardo Da Vinci, dovremo opporci con tutte le forze: hai visto mai che per renderla più “trendy” la Giunta non decida di disegnarle un bel paio d’occhiali da sole ed aggiungervi la didascalia “Sotto il sole, sotto il sole, di Riccione di Riccione”??
Chiamate la Sovrintendenza ai Beni Culturali, non sanno quello che fanno.”.