di Giorgio Girelli *
Tra le diverse ragioni che ci inducono a commemorare De Gasperi (scomparso il 19 agosto 1954) ed a fare tesoro del suo esempio appaiono particolarmente attuali due componenti del suo insegnamento: la sana passione politica ed il sogno di una Europa unita. Sul primo aspetto qualche tempo fa la figlia dello statista, Maria Romana, ha rilevato: “La storia recente del nostro paese viene studiata poco nelle scuole. Ci siamo dimenticati della passione politica che avevano gli uomini come mio padre, la passione di costruire qualcosa di nuovo e che andrebbe trasferita ai nostri ragazzi. I giovani di oggi come quelli di ieri, sono sempre pronti all’entusiasmo, il nostro compito è quello di trasmetterglielo”. Non incoraggia questa sana esortazione tutta la foga antipolitica di oggi a cui si associano con toni demolitori presentatori televisivi, commentatori, formazioni politiche. La corruzione e la sprovvedutezza vanno sempre duramente combattute, specie in politica. Ma alla denuncia vanno anche aggiunti stimoli costruttivi perché, specie i giovani, possano trovare un collegamento alle positive potenzialità che pure sussistono nella società ed anche nella classe politica.
Quanto all’Europa, niente di più lontano dai progetti di De Gasperi, Adenauer e Schuman si rivelano gli odierni egoismi e meschinità di cui si rendono protagonisti taluni paesi della UE. È inimmaginabile che ci si trinceri dietro interessi grettamente nazionalistici o che si attuino sgambetti tra partner europei dove invece occorrerebbe una costruttiva e comune linea di azione, come nei rapporti con la Libia. La speranza, che deve diventare stimolo per l’azione di tutti e specie dei giovani, non può essere mortificata ma deve riposare su una rinascita politica europea non accecata dall’interesse nazionale immediato dell’oggi ma protesa, per il vantaggio di tutti, verso ampi orizzonti, come sollecitava De Gasperi.
*Coordinatore Centro Studi
Sociali “A. De Gasperi”
P.S. Quest’anno la commemorazione a cura del Centro De Gasperi avverrà nella prima decade di ottobre a Calcinelli, Parrocchia Santa Croce, in omaggio al cav. Loris Fraticelli (ivi residente), attivo sostenitore e promotore del Centro De Gasperi, recentemente ed improvvisamente scomparso insieme alla consorte Adriana.