Marcia della Pace a Rimini il primo gennaio, dalle 15 alle 18 per le vie del centro storico. E’ promossa dalla Diocesi di Rimini, dall’Associazione Musulmana A.C.V. (Associazione Culturale Valconca) con il patrocinio del Comune di Rimini.
Data tradizionalmente scelta dal Papa per la Giornata Mondiale della Pace, con ritrovo e partenza dal cortile della Chiesa di San Nicolò, in via Ravegnani, alle ore 15. Si tratterà di un momento ecumenico con interventi di rappresentanti cattolici, evangelici e musulmani. Poi è previsto il cammino per le vie del centro cittadino con una breve sosta davanti alla chiesa di Santa Rita. Agesci, Azione cattolica e i ragazzi del movimento “scoppia la pace” hanno organizzato un momento d’incontro durante il percorso: a tutti verranno dati due cartoncini colorati con domande sulla pace e cosa mi aspetto perché possa “scoppiare”. Ciascuno con le proprie risposte potrà incontrare persone non conosciute e scambiarsi impressioni e testimonianze. La marcia prevede un momento di approfondimento in Sala Manzoni (con testimonianze di famiglie riminesi che accolgono in casa propria immigrati, rifugiati ed ex rifugiati) e sarà conclusa da un breve intervento del Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.
Marciando per le strade della città gli organizzatori intendono fare proprie le parole che Papa Francesco ha offerto nel messaggio della Giornata:
“Siamo consapevoli che aprire i nostri cuori alla sofferenza altrui non basta. Ci sarà molto da fare prima che i nostri fratelli e le nostre sorelle possano tornare a vivere in pace in una casa sicura. Accogliere l’altro richiede un impegno concreto, una catena di aiuti e di benevolenza, un’attenzione vigilante e comprensiva, la gestione responsabile di nuove situazioni complesse che, a volte, si aggiungono ad altri e numerosi problemi già esistenti, nonché risorse che sono sempre limitate”.
“Con la Marcia – e sulla scorta di quanto indicato da papa Francesco – si intende fare della città un cantiere di pace” è l’auspicio del vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri.
Come ogni anno la Marcia intende accendere i riflettori su un tema di respiro internazionale ed uno di livello locale. La scelta del tema di respiro internazionale è caduta sui profughi siriani in Libano e sulla proposta di pace che è nata dalla loro disperazione, raccolta dai volontari dell’Operazione Colomba che vivono con loro da 4 anni, e sulla famiglia siriana arrivata a Coriano con i corridoi umanitari.
A livello locale, facendo nostro l’appello della giornata e pensando all’anno appena trascorso, la Marcia concentrerà l’attenzione sui migranti / rifugiati e sui Sinti. “Questi temi vogliono aiutarci a riflettere sulla pace intesa come dialogo e accoglienza concreta e possibile che vanno praticati negli atteggiamenti quotidiani che ciascuno mette in campo: in famiglia, a scuola, sul luogo di lavoro, nel tempo libero” dicono Antonio De Filippis e Mario Galasso, della Commissione Diocesana Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato che prepara la Marcia e tutto il percorso di avvicinamento ad essa e le iniziative che seguono.
“Non possiamo rimanere inermi di fronte al tema della pace. – è il commento di Mohamed Ghamdaoui dell’Associazione Culturale Valconca – Non si può tacere che la guerra fa sempre male, distrugge vite umane e futuro. Con la pace si può costruire un futuro comune a tutti gli uomini: questo è un orizzonte sul quale convergono tutte le religioni”.
La giornata farà da ponte con il 14 gennaio 2018 Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal titolo “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”.
Alle ore 18 il Vescovo di Rimini celebra la Messa in Cattedrale, nella festa della Madre di Dio.
Messaggio del Papa:
https://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20171113_messaggio-51giornatamondiale-pace2018.html