Largo Antonio Gramsci. Rigenerazione di un non-luogo. E’ uno degli angoli più belli della città, ma ad uso parcheggio
Con una giornata di studio il Rotary Rimini Riviera porta delle idee. Appuntamento il 26 settembre dalle 10, nell’Aula Magna della Scuola Media A. Panzini (Rimini, Largo Antonio Gramsci 3).
“Insistiamo nel dare valore culturale al concorso di idee – spiega il Rotary Rimini Riviera – perché possa essere la città, in particolare i giovani professionisti, ad indicare all’Amministrazione soluzioni possibili. Questa modalità è una pratica purtroppo quasi dimenticata nella nostra città. Noi invece crediamo sia un fondamentale passaggio di coinvolgimento della comunità per contribuire all’indirizzo verso il quale proiettare la Rimini del futuro. La giornata di studio è un’ottima occasione per definire i contorni dell’area che abbiamo individuato e grazie agli illustri relatori, fra cui due professionisti originari di Rimini, sarà possibile approfondirne la conoscenza, fondamentale per immaginarne il futuro”.
Secondo il Rotary Rimini Riviera, Largo Antonio Gramsci necessita di attribuzione di nuova qualità urbana, al fine di ristabilire relazioni con le emergenze architettoniche presenti nel suo intorno e generare un virtuoso processo di riqualificazione degli edifici prospicienti.
Si tratta ormai di un non-luogo caratterizzato dalla perdita del costruito di un intero isolato (eventi bellici) e delle demolizioni successive, nonché dalla perdita della qualità urbana e dalla disgregazione delle relazioni tra il luogo e le emergenze architettoniche al suo intorno: Anfiteatro Romano, Scuola Media Panzini, Chiesa di Santa Rita, Mercato Coperto, Ex Convento di San Francesco, Tempio Malatestiano.
La perdita della memoria e dell’identità urbana e la banalizzazione funzionale subita hanno reso Largo Antonio Gramsci non solo un vuoto urbano, ma un non-luogo, che invoca un processo di rigenerazione, mediante attribuzione di nuova qualità.
Col convegno, il Rotary Rimini Riviera avvia la quinta edizione del concorso biennale Abitare Rimini, nel quale gli spazi urbani della città diventano protagonisti delle attenzioni di giovani professionisti under 40 anni. In questi dieci anni il Rotary Rimini Riviera ha dedicato le attenzioni del concorso Abitare Rimini a luoghi e itinerari di interesse strategico per la città: ‘Idee per 2000 anni del Ponte di Tiberio’ nel 2010, ‘Rimini Unita. Area Stazione Ferrovie dello Stato’ nel 2012, ‘Riscoprire Rimini. Elementi di arredo urbano e segnaletica informativa’ nel 2014 e ‘Il Lettimi: un palazzo, una città’ nel 2016. Al termine dell’edizione 2017/2018 il Rotary Rimini Riviera raccoglierà in una pubblicazione i progetti pervenuti in questi dieci anni. Il prossimo concorso ha per tema Largo Antonio Gramsci. Rigenerazione di un non-luogo.
Come da tradizione, il Rotary Rimini Riviera ha quindi organizzato una giornata di studio, aperta al pubblico, che consenta la conoscenza approfondita dello spazio urbano protagonista del concorso.
Programma della giornata:
h. 10.00 Registrazione dei partecipanti
h. 10.30 Arch. Vincenzo Napoli: Valenza architettonica dell’area del Concorso Abitare Rimini
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di RA, FC e RN
h. 11.30 Dott.ssa Anna Bondini: Presenze archeologiche nell’area del Concorso Abitare Rimini
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di RA, FC e RN
h. 12.30 Passeggiata dall’Anfiteatro Romano al Convento di San Francesco
h. 13.30 Pausa
h. 14.30 Prof. Arch. Grazia Gobbi Sica: il luogo del Concorso nella storia della città di Rimini
Università degli Studi di Firenze
h. 15.45 Prof. Arch. Giorgio Conti: un non luogo strategico per le nuove sfide progettuali: i cambiamenti climatici e la sostenibilità integrata
Università Cà Foscari di Venezia
h. 17.00 Dibattito
Grazia Gobbi Sica, architetto, riminese di nascita, vive a Firenze. Già docente di progettazione alla Facoltà di Architettura, ha insegnato anche corsi di specializzazione e master presso la Facoltà di Lettere e alla New York University-Villa La Pietra a Firenze.
Nell’ambito delle sue ricerche e attività di argomento riminese si segnalano il volume Rimini nella collana Laterza «Le città nella storia d’Italia» (1982), scritto insieme a Paolo Sica, e vari saggi riguardanti l’edilizia popolare e lo sviluppo urbano del dopoguerra, tra cui “L’urbanistica nel dopoguerra, 1945-1960” (2002), “Uno sguardo alle origini della casa popolare in Italia” (2004), “Il lungomare di Rimini: una presenza negata” (2005), e “Riccardo Ravegnani e gli albori della modernità a Rimini” (2007). A Rimini ha inoltre curato le mostre Giuseppe Maioli, geometra e fotografo. Rimini prima e dopo la guerra, tenuta nel 2006 alla Galleria dell’Immagine della Biblioteca Gambalunga, e Giuseppe Maioli (1899-1972), geometra umanista nella Rimini del XX secolo, tenuta nel 2007 presso il Museo della Città.
Giorgio Conti nasce a Rimini nel dopoguerra, in una città completamente rasa al suolo dai bombardamenti degli Alleati, finalizzati allo sfondamento del fronte nazi-fascista della Linea Gotica.
Il Ri-Costruire segnerà il suo modo di “essere gettati nel mondo”. È cresciuto in una comunità, dove venivano praticati i valori della solidarietà, giustizia e libertà.
Dal 1999 è il coordinatore scientifico degli Incontri-Confronti sulla Sostenibilità, che con cadenza mensile (sono stati circa cinquanta) si tengono al Centro Culturale Candiani di Mestre.
Il concorso Abitare Rimini ha il patrocinio del Comune di Rimini; della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, e Conservatori della Provincia di Rimini; dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Rimini.