In 300 hanno aderito all’esame Aids in tutta la Romagna
Test tra il 25 novembre e il 2 dicembre. Un quarto circa ha deciso di farlo percependo un rischio per la propria salute, mentre i tre quarti per adesione alla campagna. Un risultato soddisfacente sia per il numero di utenti che hanno aderito all’iniziativa, sia per il funzionamento dell’organizzazione messa a punto dai sanitari dei servizi ospedalieri e territoriali e dalle Associazione di volontariato AVIS, Croce Rossa Italiana e NPS Emilia Romagna, che hanno allestito a partire dal 25 novembre diverse postazioni mobili in molte piazze romagnole, integrando l’apertura degli ambulatori di Malattie Infettive, Dermatologia –Malattie Sessualmente Trasmesse e Sert nella mattinata del primo dicembre.
“La collaborazione di Enti e Associazioni di Volontariato è stata molto preziosa – spiega la dottoressa Cosetta Ricci della Commissione AIDS dell’Ausl Romagna. La presenza di volontari nelle piazze, nelle sedi AVIS e anche in un supermercato ha reso davvero partecipata, anche grazie ai tanti giovani, l’iniziativa durante la quale oltre a proporre il test sono stati distribuiti materiali informativi e profilattici; nella sola piazza di Rimini sono state raggiunte 500 persone e distribuiti 750 profilattici”. “La prevenzione primaria – aggiunge la dottoressa Ricci – resta l’obiettivo principale, ma altrettanto importante è la diagnosi precoce, ora che le terapie disponibili, se condotte con continuità e controlli regolari, consentono di bloccare il danno immunitario che il virus arreca all’organismo”.
In Emilia Romagna le nuove infezioni rilevate sono in leggero calo, ma non si riduce la percentuale di persone che arrivano tardivamente al test (55 per cento). Analogo tendenza si osserva in Romagna, dove tuttavia il tasso di nuove diagnosi resta superiore alla media regionale, con oscillazioni annuali tra una provincia e l’altra. Nel 2016 le nuove diagnosi sono state 95: 36 nella provincia di Ravenna, 37 nella provincia di Forlì Cesena, 22 nella provincia di Rimini. Negli ultimi 11 anni di rilevazione, il tasso regionale medio è stato di 8,2 ogni 100.000 abitanti, mentre è stato di 9.3 a Ravenna, 8,6 a Forli’-Cesena e 10,4 a Rimini.
E’ importante ricordare anche che le persone con Hiv non rappresentano alcun pericolo per gli altri nelle pratiche di vita quotidiane, rispetto alla trasmissione del virus, e non vi è dunque motivo perché subiscano censure o discriminazioni. Una terapia adeguata consente una vita normale. Ma tanto più è tempestiva la diagnosi, tanto più tali terapie saranno efficaci. Prevenzione e contrasto allo stigma rappresentano il duplice tema della campagna regionale di informazione e sensibilizzazione “Proteggersi sempre, discriminare mai” attualmente in diffusione in tutta la regione attraverso manifesti e video. C’è anche una campagna web che parte in questi giorni su Google e Youtube fino a primavera.
Il test per l’Hiv è sempre gratuito, può essere richiesto al proprio medico di famiglia ed effettuato negli ambulatori di Malattie Infettive, Dermatologia – Ambulatorio Malattie Sessualmente Trasmesse e SerT. Chiamando il telefono verde AIDS Emilia Romagna 800 856080 è anche possibile prenotare il test HIV in forma anonima.