Si restaura la monumentale facciata-tribuna dello stadio Romeno Neri di Rimini attraverso Art Bonus. La giunta ha approvato il progetto di fattibilità nell’ultima seduta.
Il progetto fa parte del programma di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino che l’amministrazione guidata da Andrea Gnassi vuole portare avanti partendo da alcuni luoghi simbolo e per il quale ha richiesto il coinvolgimento attivo della comunità attraverso Art Bonus, lo strumento che garantisce benefici fiscali sotto forma di credito di imposta ai privati che effettuano erogazioni a sostegno del patrimonio culturale.
Gli interventi saranno realizzati in diversi stralci; riguardano il restauro della facciata storica e del muro perimetrale su via IX Febbraio, che saranno ripuliti e appositamente trattati, la ristrutturazione della pensilina della tribuna centrale attualmente in cattive condizioni e la ristrutturazione delle gradonate della tribuna storica e delle facciate interne. Investimento: 410 mila euro, di cui circa 100mila per il primo stralcio. Al momento sono 32.200 le risorse garantite dall’Art Bonus, grazie al contributo di aziende e singoli privati.
La storia
La costruzione dell’impianto sportivo, che prese il posto dell’ippodromo Flaminio, iniziò nel gennaio 1933 su progetto del geometra Giuseppe Maioli, per concludersi nel novembre del 1934. In questa fase furono realizzati il velodromo in cemento e tre grandi tribune in cemento armato separate tra loro (di cui la centrale coperta), per un totale di 4.000 posti, al di sotto erano sale per palestra, pugilato e ginnastica. All’interno del muro perimetrale furono realizzati il campo da calcio e campo da tennis. La struttura, che fu chiamata inizialmente “stadio del Littorio”, venne intitolata al ginnasta Romeo Neri dopo la sua morte, avvenuta nel 1961. Tra i lavori di ampliamento più significativi che hanno interessato nel corso degli anni le tribune originarie del 1933, si ricordano quelli eseguiti negli anni Settanta, con la realizzazione di tribune di raccordo tra le tre esistenti. Il restauro preserverà il progetto della tribuna storica, utilizzando per quanto possibile materiali e finiture identici a quelli originari.