A Sant’Agata Feltria la XXXIII edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato: 170 stand. E ogni domenica, spettacoli itineranti, musiche, animazioni, mostre
E’ considerata una delle manifestazioni più importanti a livello nazionali, e capace già da tempo di intrattenere importanti rapporti con località straniere, come i francesi del Perigord (Saint Alvére è gemellato da anni con il borgo transalpino) e i croati dell’Istria. Presenta il prezioso fungo attraverso un suggestivo ed importante percorso commerciale e gastronomico che trova la sua esaltazione nelle prelibate ricette al tartufo che, i ristoranti presenti in fiera e quelli del territorio, preparano puntualmente nelle cinque domeniche di fiera.
Se l’intrattenimento è sempre garantito nelle domeniche di Fiera, sono interessanti anche i nuovi stand di artigianato tipico romagnolo. Durante la seconda, la terza e la quarta domenica, sul percorso per raggiungere la “Rocca delle Fiabe” saranno presenti figuranti di antichi mestieri.
Domenica 22 e domenica 29 ottobre alle 11.30 “Premio città di Sant’Agata Feltria”, attribuito ogni anno a personalità eminenti nel campo della cultura, dell’economia, della medicina.
“La Fiera è una manifestazione riconosciuta ed apprezzata a livello nazionale – dice il presidente della Pro Loco, Stefano Lidoni –. Il traguardo delle 33 edizioni ne testimonia la qualità e la capacità di accompagnare la proposta del tartufo all’enogastronomia, alla cultura, allo svago, all’incontro in un borgo comunque incantevole. Senza dimenticare che la Fiera e l’indotto che genera offre un fondamentale apporto all’economia di Sant’Agata Feltria e dell’intera alta Valmarecchia”.
Nelle domeniche di ottobre S. Agata si trasforma, infatti, in un luogo dove immergersi in un’atmosfera suggestiva e profumata, passeggiare nelle vie e nelle piazze ad ammirare le numerose tipicità presenti nella manifestazione.
La visita al paese è anche l’occasione per ammirare gli antichi monumenti di alto valore architettonico: il Teatro Angelo Mariani, Rocca Fregoso, il Convento di San Girolamo, le fontane d’arte.