Antonio Gaia, presidente Confesercenti di Misano Adriatico
“Il nuovo centro commerciale Bandieri farà morire tutti i piccoli commercianti, non siamo d’accordo alla sua realizzazione. Il nostro no fermo e senza apertura è in linea con la posizione del provinciale”, dice Antonio Gaia, presidente di Confesercenti Misano. “La rete commerciale di Misano è già debolissima, realizzare un centro commerciale di 32.000 metri quadrati significa creare seri problemi e farlo morire definitivamente. La pianifica dell’area commerciale risale agli anni 2000, forse all’epoca poteva avere anche un senso, ma oggi dopo l’evoluzione della rete distributiva non ha più senso. Dell’altro commerciale siamo fermamente convinti che non serve. L’amministrazione sostiene che il nuovo centro commerciale porterà turismo. Questo non è assolutamente vero, chi viene dalle città la grande distribuzione la trova sotto casa, non si muove certo per questo. Il nostro compito deve essere invece di salvaguardia del piccolo commerciante, dei negozi e delle vetrine che illuminano la passeggiata del centro, e di quelli che si caratterizzano per un prodotto di nicchia e di qualità. Questo però non significa che non serve una nuova viabilità che completi il collegamento tra l’autodromo e il mare. Sono passati tanti anni, le risorse per realizzare un sottopasso potevano essere reperite in altro modo, senza dovere ricorrere alla cementificazione e senza gravare sulle imprese, perchè senza dubbio questa è una tassa sui commercianti. Finora invece non si è tenuto conto che si potevano altre strade per trovare i 3-4 milioni di euro che servono per l’infrastruttura che si vuole fare costruire al privato in cambio del commerciale”.