Quando c’era la miniera
Miniera in festa: una storia che non deve tramontare
Da venerdì 3 agosto a domenica 5, il paese della “Buga” festeggia con musica, spettacoli e rievocazioni storiche della miniera di Perticara
“La Buga”, questo il suo nome in paese e tra gli addetti ai lavori, era la più importante realtà estrattiva di zolfo d’Italia. Una miniera che contava a Perticara centinaia di gallerie e chilometri scavati nella roccia. Un giacimento nel quale lavoravano 1.600 operai, e che aveva dato impulso ad un paese alle pendici del Monte Aquilone capace di oltre 6.000 abitanti, due teatri, una squadra in serie C di calcio e una banda tra le più antiche in attività.
La Buga chiuse nel 1964, quando la proprietà era la Montecatini. Centinaia di lavoratori dovettero emigrare da Perticara a Milano, Torino e Genova, soprattutto per cercare lavoro. Molti di loro e tanti discendenti in estate ritornano a riempire il paese d’origine, che nel frattempo è diventato un sito fondamentale per la storia delle miniere, grazie anche al Museo Sulphur.
Recuperare la memoria storica e la cultura legata alla Buga e a quanto ad essa collegata è l’obiettivo dell’associazione Minatori di Miniera di Novafeltria, che organizza a questo proposito la tre giorni di eventi: “Miniera in Festa”.
Dal 3 al 5 agosto nel borgo di Miniera (frazione di Novafeltria, a 2 km da Perticara) è festa a 360 gradi.
Su il sipario venerdì 3 agosto con “Miniera rock”: dalle 19,30 apertura del bar e degli stand e alle 21 concerto della notissima band “Moka Club”, una perfetta macchina da ballo.
Sabato 4 agosto è la giornata di festa in onore della Madonna. Alle 9,30 è in programma una escursione storica guidata, dal titolo: “Sulle orme dei minatori”, giunta alla sesta edizione. Alle 12,30 apertura degli stand, alle 16 sperimentazioni scientifiche e fusione dello zolfo con Fernando Moretti. Gli stand per la cena aprono alle ore 18. Alle 20 verrà celebrata la messa in onore della Madonna nella Chiesa di santa Barbara (protettrice dei minatori), seguita dalla tradizionale processione e fiaccolata per le vie di Miniera. Il corteo è accompagnato dalla Banda musicale Minatori di Perticara. Messa, fiaccolata e processione è una tradizione che affonda le sue radici in un evento iniziato 70 anni fa, nel primo sabato di agosto, istituita dai minatori e tramandata fino ad oggi. Chiuderà la serata – alle 21,30 – lo spettacolo in piazza con il gruppo di ballo “Le Sirene danzanti”.
Domenica 5 agosto è in programma la solenne commemorazione dei caduti. Alle 11 messa nella Chiesa di Santa Barbara e deposizione delle corone di alloro sulle lapidi dei minatori, alla presenza delle autorità cittadine. Alle ore 12 aperitivo e apertura degli stand.
Nel pomeriggio divertimento per i bambini e i ragazzi con la gimkana del minatore, piadina con la nutella in premio. Alle 17 apertura degli stand. Alle ore 21 musica con Patrizia Ceccarelli, il concerto che chiuderà l’edizione 2018 della festa.
“La storia e la cultura legata alla miniera di zolfo non va dispersa, e anzi se possibile ridestata. – spiega la presidente dell’Associazione Minatori, Monica Mordenti – Questo è lo spirito che anima i tanti volontari che rendono possibile la festa, e che sono nella quasi totalità dei casi discendenti dei minatori del paese. Il lavoro, il sacrificio e gli ideali che hanno animato quei minatori, che con il loro impegno hanno determinato la nascita e la crescita di Miniera e lo sviluppo di Perticara e di questa fetta di alta Valmarecchia, non deve essere né dimenticato né disperso ma valorizzato in tutte le modalità possibili”.