Piazza Mosca riqualificata con opera di Giuliano Vangi. Regalo del Gruppo Biesse di Gianfranco Selci. Il sindaco Matteo Ricci: «Ora è un salotto della città». La «Scultura della Memoria» è progetto realizzato grazie al sostegno di Biesse Group. Monumentale il tratto dell’opera che prende forma nella pietra di Apricena. Reca i giganti della cultura e della storia di Pesaro e della regione: Rossini, Leopardi e Raffaello ma anche il mecenate e spietato soldato di ventura Federico da Montefeltro. A completare il disegno, nella concezione teatrale della struttura, l’uomo in maschera che declama rivolto ai Musei Civici, una donna del popolo che ammira i bassorilievi e una coppia di giovani abbracciati su una panchina, visibili nel colpo d’occhio da via Rossini, «simbolo della speranza nel futuro».
Matteo Ricci: «Tre anni e mezzo fa questo luogo era un parcheggio, ma una città che investe su cultura e bellezza non può avere le auto davanti ai Musei Civici o al Conservatorio. Con l’ordinanza e la riqualificazione di piazza Mosca e piazza Olivieri abbiamo dato segnali chiari. Fino al tassello di ieri, con la chiusura alle auto di piazza del Popolo».
Il maestro Giuliano Vangi: «Non sono nato a Pesaro, ma ce l’ho nel cuore: è da anni la mia città. Spero che la scultura piaccia, si può viverla. Grazie al Comune e a Selci».
Da Selci, la dedica alla moglie: «Si avvera un desiderio che sentivo da tempo. Lasciare un segno concreto dell’amore che Anna aveva per Pesaro e per l’arte. Sono felice che questa meravigliosa scultura prenda posto in una piazza nel cuore della città. Mia moglie era una donna forte, visionaria, carismatica: un’imprenditrice sensibile e coraggiosa, che ho avuto la fortuna di avere vicino. Insieme abbiamo fatto grande Biesse nel mondo. Era appassionata di arte e cultura, nella convinzione che non può esserci cultura aziendale senza cultura del bello e del buono. Con autentica stima ringrazio Vangi, artista di fama internazionale: è un’immensa soddisfazione per la mia famiglia. Non poteva esserci tributo migliore per ricordare Anna».