Il 6 aprile alle 17.30 a Palazzo Buonadrata secondo incontro della rassegna “I Maestri e il Tempo” a cura di Alessandro Giovanardi per la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
Marco Riccòmini racconta il legame fra i primi disegni e l’opera finale nell’arte di una famiglia di grandi pittori del ‘700: i Gandolfi.
L’incontro prelude alla prossima Mostra “Fogli Barocchi” per la Biennale del Disegno, dal 28 aprile a Rimini
La pittura nasce dal disegno e nelle opere dei Gandolfi ciò è evidente e affascinante. Fino al ‘600 il disegno era inteso come ‘fondamento dell’arte’, a contorno della pittura. In seguito, con l’avvio delle raccolte di disegni, si dimostra che il disegno viene prima del ‘colore’. E’ il tempo della raffinata Scuola dei Gandolfi, in particolare di Gaetano, le cui opere sono conservate nei musei e gallerie d’arte di tutto il mondo, tra cui il Louvre di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York. Gli viene anche attribuita la lunetta posta sul portale della Chiesa del Miracolo della Madonna del Fuoco a Forlì. La famiglia bolognese di pittori del 700 è stata attiva anche a Rimini, con opere ai Servi e al Museo della Città.
“La conferenza – racconta Marco Riccòmini – sarà una panoramica sulla relazione dei Gandolfi tra l’invenzione che conduce poi, all’opera, l’idea di partenza che compie un percorso fino ad arrivare all’affresco o al dipinto su tela. e opera idea. Esiste un rapporto molto evidente di questi passaggi nelle opere dei Gandolfi (Gaetano, Mauro e Ubaldo), una relazione stretta ed imparata all’Accademia Clementina di Bologna”.
L’appuntamento, alle 17.30 a palazzo Buonadrata (C.so d’Augusto 62 – Rimini) si svolge in collaborazione con la Biennale del Disegno di Rimini, la Biblioteca Baldini di Santarcangelo di Romagna e il Comune di Verucchio.
L’appuntamento con Marco Riccòmini prelude e anticipa Biennale del Disegno 2018 (Rimini, 28 aprile – 15 luglio www.biennaledisegnorimini.it) che quest’anno avrà per titolo Visibile e invisibile, desiderio e passione – Guercino e i Gandolfi, Duranti e De Carolis, Picasso e Fellini
Esperto della cultura figurativa del Seicento e del Settecento, Riccòmini ha preparato per la III edizione della Biennale del Disegno di Rimini una mostra dedicata ai Maestri del Barocco emiliano, riflettendo sul lavoro preparatorio che conduce dalla grafica alla pittura. Autore del catalogo ragionato dei disegni e delle stampe di Giuseppe Maria Crespi (Allemandi, 2015), Riccòmini è un sofisticato conoscitore dell’opera grafica e pittorica di Donato Creti, il sublime maestro del classicismo bolognese che fu attivo con la sua bottega a Rimini, nella Chiesa francescana di San Bernardino dal 1732 fino al 1754, lasciando tre grandi pale d’altare autografe più un’altra del suo miglior discepolo, Ercole Graziani junior.
Agli intervenuti, fino ad esaurimento scorte, sarà fatto omaggio del bellissimo libro di Gianandrea Polazzi ‘Carlo Tessarini da Rimini. Violinista, compositore, editore, nell’Europa del Settecento’.
Il Ciclo “I Maestri e il Tempo” ha il patrocinio dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e si svolge con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico di Rimini, con il contributo di Centro Stampa Digitalprint, Momogenico, Osteria Teatro In Piazza e Hotel Napoleon.