La Guardia di Finanza di Rimini ha sequestrato 119 chili di melassa per narghilè; tre persone denunciate alla Procura della Repubblica di Rimini per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e due persone segnalate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per violazioni amministrative alle Leggi Doganali. È il risultato di un’operazione promossa e coordinata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, convenzionalmente chiamata “WATERPIPE”, mirata al contrasto del fenomeno sempre più diffuso attualmente dell’importazione illegale in Italia di tabacchi lavorati per narghilè, messo a segno nei giorni scorsi dalle Fiamme gialle di Rimini. I militari del Nucleo Mobile del Gruppo del capoluogo rivierasco, nell’ambito dei controlli sul territorio provinciale in materia di polizia economico – finanziaria, hanno infatti monitorato alcuni “Bar Narghilé” che si vanno diffondendo nella riviera, locali che offrono agli avventori la possibilità di fumare narghilè ovvero la pipa ad acqua, tipica dei paesi arabi, il cui fumo è prodotto da un insieme di foglie di pregiati tabacchi trinciati, mescolati con melassa ed essenze aromatizzanti. La melassa da tabacco è classificata, secondo l’art. 39 bis, comma 1, lett c) del Testo Unico del 26 ottobre 1995, nr. 504 quale “tabacco da fumo” ed inserita nella tabella E) – “altri tabacchi da fumo”, con determina del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nr. 54448/RU del 21 maggio 2015 pertanto l’importazione è disciplinata dal testo unico delle leggi doganali. Gli interventi operati presso cinque esercizi commerciali controllati hanno permesso di individuare la presenza di confezioni di melassa da tabacco, poi sottoposte a sequestro, prodotte negli Emirati Arabi, ma illegalmente introdotte in Italia. Le confezioni sequestrate sono anche risultate prive delle “avvertenze combinate antifumo” relative alla salute (testo, fotografia a colori e numero del telefono verde contro il fumo) introdotte dal Decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016, che ha recepito la Direttiva europea 2014/40/UE, sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati. L’assenza delle avvertenze combinate antifumo può comportare sicuramente per i consumatori un deficit di informazione specie considerando che l’antico rituale arabo di fumare il Narghilé oggi pare far sempre più tendenza tra i giovani occidentali, tanto che, come rivelano fonti aperte sulla rete internet, si calcola che circa il 25% dei ragazzi occidentali risulterebbe aver fumato la pipa ad acqua. Il sequestro della melassa da tabacco testimonia l’alto livello di attenzione della Guardia