Gianluca Marchetti, il titolare
– La M.T. (acronimo di Marchetti Terenzio) apre la filiale in Giappone, ad Osaka, con tre addetti. La bandierina viene issata il primo aprile. Bello scherzo, si potrebbe dire. E’ soltanto l’ultima delle straordinarie tappe che da un mezzo scantinato iniziale l’hanno proiettata tra le prime cinque aziende del settore nel mondo. Quarta per la precisione, ma per qualità se la gioca con una collega giapponese. Coreana e tedesche le altri concorrenti.
Leader nella produzione di testine portautensili per torni, sede a San Giovanni in Marignano, gli indicatori economici affermano che nel 2017 è cresciuta del 27,7 per cento, a quota 20 milioni di euro di fatturato; l’estero vale l’80 per cento. Il mercato più importante è quello americano col 20; seguono Germania ed Inghilterra. I fattori positivi sono legati alla crescita del mercato italiano ed a quello estero. Nel 2016, il fatturato era di 15,5 milioni, come nel 2015. Le proiezioni 2018 dicono che il giro d’affari dovrebbe crescere di almeno il 10 per cento. Gli addetti sono 102; 18 le assunzioni lo scorso anno. Nei primi due mesi del 2018, sono arrivate quattro nuove persone.
La sua forza è la tecnologia. E’ stata una delle prime a portare sul mercato un aggregato in 4.0; un connubio tra meccanica ed elettronica che permette di monitorare la lavorazione e renderla più performante. I prodotti vengono progettati in casa da un ufficio tecnico di 6 persone. Lo scorso anno hanno fatto innovazione insieme all’Università di Bologna.
A guidare la bottega è Gianluca Marchetti, figlio del fondatore; purtroppo scomparso prima del tempo. Il genitore era geniale dicono coloro i quali lo hanno conosciuto bene; l’erede non gli è inferiore. Argomenta il giovane erede: “Quando si cresce così tanto, l’azienda al suo interno viene stravolta. Il nostro grosso problema è formare il personale; per farlo ci investiamo risorse soprattutto di tempo, oltre che in danaro. Un addetto richiede circa un anno e mezzo di preparazione. Nella meccanica di precisione è difficilissimo trovare una persona qualificata sul mercato; così è l’azienda chiamata a farlo”.
Per affrontare le sfide, M.T., insieme ad altre due prestigiose imprese di Rimini Sud, Fom (produzione di macchine per serramentisti) e Universa Pack (imballaggi), a proprie spese, stanno portando avanti un progetto con le scuole che dovrebbe dare risultati sul medio e lungo periodo. Insomma, un’Italia che funziona grazie alle idee e agli orizzonti alti.
“Non è facile – continua il giovane Marchetti, appassionato di agricoltura ed eno-gastronomia – competere sui mercati, ma ci stiamo riuscendo bene. Effettuiamo investimenti continui in tecnologia e su potenziali nuovi mercati. Ad esempio abbiamo un distaccamento in Russia, a San Pietroburgo, con un partner locale. Pesa ancora poco, ma è in lenta e continua crescita”.
Quarantasei anni, sposato, la prima volta ha messo i piedi in azienda a 13 anni, come stagionale durante le vacanze scolastiche. Dopo il militare, è entrato in pianta stabile. “Il mio sogno – racconta senza fronzoli – è di continuare a crescere col prodotto e stringere collaborazioni con partner importanti. Per farlo la leva sono gli investimenti, soprattutto in uomini. Negli ultimi tre anni abbiamo messo sul piatto 8 milioni di euro; per sopravvivere bisogna cercare di essere un passo davanti agli altri”.
Le testine motorizzate intelligenti per torni a controllo numerico made in Rimini vengono utilizzate nei campi più disparati: agricoltura, chimica, aerospaziale, meccanica. Come agli inizi aziendali, cioè come contoterzista, la MT serve marchi di livello mondiale: Sacmi, Tetrapack, Marposs.
Le sue fiere sono un inno alla Romagna: piadina, prosciutto e Sangiovese. Lo stand è assalito non solo per la tecnologia.