“Per Tonino Guerra” è il libro di Rosita Copioli che viene presentato mercoledì 21 marzo, ore 21, al Lavatoio, all’interno delle Giornate per Tonino la presentazione. Insieme all’autrice, l’editore Pazzini, i professori Luca Cesari e Gualtiero De Santi. Modera Ennio Grassi
Scrive Gualtiero De Santi a proposito del libro di Rosita Copioli, nel saggio dal titolo “Il profumo del miele”: “Il testo “Per Tonino Guerra. Da ‘Nino’ Campana a Tarkovskij” arricchisce, aggiornandolo e rivedendolo, un precedente intervento pubblicato in “Letteratura e dialetto” (5, 2012). Qui, l’esattezza della interpretazione si declina in un dialogo con il poeta intrecciato alle forme dell’espressione quali ci si aspetta che siano, per come cioè le si considera sotto il riguardo della ricezione e di una lettura partecipe e coltivata. […] Negli ultimi anni, dopo un periodo di noncuranza dovuta al fatto che si pensava che il poeta dei Bu avesse esaurito il suo percorso e che tutto su di lui fosse stato scritto, si è venuta accumulando una letteratura critica di cui pare normale far tesoro e all’interno della quale l’autrice di questo saggio si colloca – nell’atto stesso del raffronto con gli illustri antecedenti di un Augusto Campana, di Carlo Bo o Gianfranco Contini, per nominare solo alcuni degli studiosi che si sono occupati di Tonino”.
Per Tonino Guerra. Da ‘Nino’ Campana a Tarkovskij – Rosita Copioli ricostruisce l’ambiente della formazione di Tonino Guerra, in particolare l’influenza, il conforto scientifico per l’uso del dialetto e la solidarietà culturale che Augusto Campana, con la propria autorevolezza, portò a lui e di conseguenza agli altri poeti dialettali, a partire dalla laurea con Francesco Valli a Urbino sulla poesia dialettale romagnola nel Novecento (1946). L’autrice si sofferma su “I bu” (1972) e sulle raccolte precedenti; dopo avere discusso la simpatia di Pasolini per Guerra e i tormenti della poesia civile contro le avanguardie del periodo, descrive la svolta di Tonino Guerra che coincide con “Il miele” (1981). Anche in relazione agli scritti diaristici, Copioli esamina il coevo documentario Rai “Tempo di viaggio” (1979), girato con Tarkovskij alla ricerca di ispirazione per il film “Nostalghia” (1983), presentando la poesia che Guerra dedica al regista russo, mai stampata durante la sua vita.
Rosita Copioli
Poetessa, scrittrice e saggista; riccionese di nascita, vive a Rimini. Fra le sue pubblicazioni in versi: “Splendida lumina solis” (Forum 1979, Premio Viareggio “opera prima”) e “Furore delle rose” (Guanda 1989, Premio giuria Montale), “Il postino fedele” (Mondadori 2008, Premio Brancati e Premio Camaiore). Fra i suoi saggi vi sono drammi, studi storici, testi in prosa: “I giardini dei popoli sotto le onde”, “Il fuoco dell’Eden”, “Ildegarda oltre il tempo”, “La previsione dei sogni”, “Il nostro sistema solare”. Ha curato e tradotto Yeats, nonché opere di Leopardi, Goethe, Flaubert. Ha fondato e diretto la rivista di poesia “L’altro versante” (1979-1989), le sue raccolte di poesia sono tradotte in Francia e negli Stati Uniti. Attualmente collabora con il quotidiano “Avvenire”.
Parole nell’ombra
La collana pubblicata da Pazzini Stampatore Editore è diretta da Ennio Grassi e raccoglie opere in versi di Gianni Fucci, Simone Veil e molti altri poeti tra cui tanti dialettali. Si legge nella seconda di copertina: “La collana intende, senza la presunzione di essere esauriente, trarre fuori dall’ombra, come lucciole pasoliniane, le parole evocate nella lingua delle madri, segnalando anche percorsi extravaganti che contraddicono quel “Je ne sais plus parler”, con cui Rimbaud annunciava, più di un secolo fa, la fine della poesia (e del sogno) nel tempo della modernità”.