Il sindaco Gennari: “Porti, no all’aumento dei canoni”. Il Marina di Cattolica ha visto triplicarsi il “conto” da pagare.
Presente anche l’assessore di Rimini Roberta Frisoni. Una delegazione ricevuta dal ministero. Si rivendica la dignità del settore e la necessità di una soluzione in sede di Legge di Bilancio. Gennari: “Ho mantenuto la mia parola, sono qui a Roma a cercare di fare il massimo possibile per provare a risolvere il problema. La mia presenza dimostra l’impegno personale per giungere ad una conclusione di questa vicenda che mette a rischio il lavoro degli operatori dei porti turistici”. Con queste parole il Sindaco di Cattolica, Mariano Gennari, non ha mancato l’appuntamento nella Capitale, in piazzale di Porta Pia, davanti al Ministero dei Trasporti per protestare contro l’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica. La promessa della propria presenza era arrivata lo scorso lo 2 dicembre a Rimini quando, insieme al collega Andrea Gnassi, il Primo Cittadino di Cattolica era intervenuto alla manifestazione nazionale. Presente alla manifestazione anche il Comune di Rimini rappresentato dall’Assessore Roberta Frisoni. Anche l’appuntamento odierno di Roma, promossa da Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) in collaborazione con Ucina (Confindustria Nautica), si è reso necessaria per “porre rimedio – scrivono da Assomarinas – ad un aumento, deciso nella Finanziaria del Governo Prodi, che ha violato i contratti di concessione e che ha portato a quadruplicare i canoni dei concessionari mettendo in ginocchio decine di darsene in Italia”. “Il punto è che non si possono cambiare così le carte in tavola – ha detto il Sindaco Gennari – Quando, ad esempio, è stata autorizzata la concessione per la darsena di Cattolica, era stato siglato un accordo preciso tra l’Agenzia del Demanio ed i gestori per il canone, poi sconfessato dalla legge del 2007 che ha rincarato la tassa per i porti turistici”.
L’INCONTRO AL MIT. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuto all’interno del dell’Ufficio Legislativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del responsabile, Mario Capolupo. Problemi ben noti in ministero ed anche durante l’incontro odierno si è rappresentata la volontà a lavorare ad una risoluzione definitiva che dovrà avvenire interfacciandosi anche con il ministero dell’Economia e delle Finanze. “Oggi siamo stati ricevuti al ministero dei Trasporti – ha aggiunto l’assessore di Rimini Roberta Frisoni – dove ci è stata espressa la volontà di intervenire sulla questione. Insieme ai rappresentanti dei porti turistici abbiamo ribadito l’urgenza di provvedimenti in merito perché sebbene tante sentenze stiano dando ragione alle darsene italiane, fintanto che continuano a uscire cartelle di riscossione che si basano sulle norme contestate, sono a rischio i posti di lavoro e la sostenibilità di molte infrastrutture, come la nostra darsena. E’ per questo che oggi siamo andati a Roma, a manifestare con la nostra presenza istituzionale la vicinanza della Città ai suoi operatori.”
IL CASO MARINA DI CATTOLICA. “Abbiamo ritenuto di non pagare gli importi maggiorati dei canoni pretesi dall’Agenzia del Demanio”, aveva spiegato Gianfranco Malaisi, amministratore delegato della darsena cattolichina. “Per il Marina di Cattolica, che ha 160 posti barca, il conto è passato da circa 15mila euro l’anno a 45mila. Per il Marina piccola (che di posti ne ha 43), il canone è salito da 6mila a 18mila euro. In pratica il canone è triplicato, e da Roma vengono pretesi (come per gli altri porti) pure gli arretrati fino al 2005”. “Per noi il Marina di Cattolica è e resta un asset importante del nostro territorio, ed è per questo che ci batteremo in tutti i modi per difenderlo”, ha ribadito il sindaco Gennari.
Presente anche l’assessore di Rimini Roberta Frisoni. Una delegazione ricevuta dal ministero. Si rivendica la dignità del settore e la necessità di una soluzione in sede di Legge di Bilancio. Gennari: “Ho mantenuto la mia parola, sono qui a Roma a cercare di fare il massimo possibile per provare a risolvere il problema. La mia presenza dimostra l’impegno personale per giungere ad una conclusione di questa vicenda che mette a rischio il lavoro degli operatori dei porti turistici”. Con queste parole il Sindaco di Cattolica, Mariano Gennari, non ha mancato l’appuntamento nella Capitale, in piazzale di Porta Pia, davanti al Ministero dei Trasporti per protestare contro l’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica. La promessa della propria presenza era arrivata lo scorso lo 2 dicembre a Rimini quando, insieme al collega Andrea Gnassi, il Primo Cittadino di Cattolica era intervenuto alla manifestazione nazionale. Presente alla manifestazione anche il Comune di Rimini rappresentato dall’Assessore Roberta Frisoni. Anche l’appuntamento odierno di Roma, promossa da Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) in collaborazione con Ucina (Confindustria Nautica), si è reso necessaria per “porre rimedio – scrivono da Assomarinas – ad un aumento, deciso nella Finanziaria del Governo Prodi, che ha violato i contratti di concessione e che ha portato a quadruplicare i canoni dei concessionari mettendo in ginocchio decine di darsene in Italia”. “Il punto è che non si possono cambiare così le carte in tavola – ha detto il Sindaco Gennari – Quando, ad esempio, è stata autorizzata la concessione per la darsena di Cattolica, era stato siglato un accordo preciso tra l’Agenzia del Demanio ed i gestori per il canone, poi sconfessato dalla legge del 2007 che ha rincarato la tassa per i porti turistici”.
L’INCONTRO AL MIT. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuto all’interno del dell’Ufficio Legislativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del responsabile, Mario Capolupo. Problemi ben noti in ministero ed anche durante l’incontro odierno si è rappresentata la volontà a lavorare ad una risoluzione definitiva che dovrà avvenire interfacciandosi anche con il ministero dell’Economia e delle Finanze. “Oggi siamo stati ricevuti al ministero dei Trasporti – ha aggiunto l’assessore di Rimini Roberta Frisoni – dove ci è stata espressa la volontà di intervenire sulla questione. Insieme ai rappresentanti dei porti turistici abbiamo ribadito l’urgenza di provvedimenti in merito perché sebbene tante sentenze stiano dando ragione alle darsene italiane, fintanto che continuano a uscire cartelle di riscossione che si basano sulle norme contestate, sono a rischio i posti di lavoro e la sostenibilità di molte infrastrutture, come la nostra darsena. E’ per questo che oggi siamo andati a Roma, a manifestare con la nostra presenza istituzionale la vicinanza della Città ai suoi operatori.”
IL CASO MARINA DI CATTOLICA. “Abbiamo ritenuto di non pagare gli importi maggiorati dei canoni pretesi dall’Agenzia del Demanio”, aveva spiegato Gianfranco Malaisi, amministratore delegato della darsena cattolichina. “Per il Marina di Cattolica, che ha 160 posti barca, il conto è passato da circa 15mila euro l’anno a 45mila. Per il Marina piccola (che di posti ne ha 43), il canone è salito da 6mila a 18mila euro. In pratica il canone è triplicato, e da Roma vengono pretesi (come per gli altri porti) pure gli arretrati fino al 2005”. “Per noi il Marina di Cattolica è e resta un asset importante del nostro territorio, ed è per questo che ci batteremo in tutti i modi per difenderlo”, ha ribadito il sindaco Gennari.