Stele Daunia, la sua scoperta in conferenza domenica 28 luglio, ore 21, al Museo della Regina; a cura di Marialuisa Stoppioni.
La stele, del VII – VI sec. a.C., venne rinvenuta nel 2007 all’interno di un’area per lo scarico delle macerie del cantiere per il Centro Video Giochi Sport in via Indipendenza, a Cattolica. La scoperta di questo importantissimo monumento funerario, di straordinario interesse,
ha dato avvio ad un complesso scavo archeologico e al rinvenimento di un villaggio databile all’età del bronzo antico/medio.
Con il quaderno n. 4 della collana Litus – I Quaderni del Museo della Regina,
si è finalmente affrontato lo studio di questo reperto, la cui analisi era in parte inficiata dalle condizioni del ritrovamento, in giacitura secondaria; l’analisi è stata condotta da illustri studiosi:
Stefano Medas, archeologo navale, ha eseguito un’accurata e originale indagine sulla iconografia navale;
Maria Luisa Nava, massima specialista di stele daunie, ha inquadrato la stele all’interno della tradizione, culturale e antropologica, dei segnacoli funerari delle necropoli protostoriche dell’Italia adriatica centro-meridionale definendone le caratteristiche;
Luigi Malnati ha analizzato le modalità del rinvenimento e le questioni connesse alle giaciture secondarie.
Ma i complessi interrogativi posti dal monumento necessitavano anche di altre indagini: perciò, a Stefano Lugli e Cesare Andrea Papazzoni, dell’Università di Modena e Reggio, sono state affidate le analisi geologiche; ad Anna Maria Mercuri, della stessa Università, le analisi palinologiche; infine,la restauratrice Lucia Vanghi ha recuperato i pigmenti che oggi consentono di affermare che la stele, nella sua veste originaria, era certamente arricchita dal colore.
La ricerca viene illustrata da: Luigi Malnati, Stefano Medas e Maria Luisa Nava, che presenteranno i risultati, davvero sorprendenti e metodologicamente nuovi e innovativi, del loro studio. Introdurrà la serata Marialuisa Stoppioni, cui si deve la cura del volume e il coordinamento delle azioni che hanno poi condotto definitivamente la stele in Museo.
Il volume è scaricabile gratuitamente online.
Qui
http://www.cattolica.net/retecivica-citta-di-cattolica/sites/default/files/statici/museo/ilsignoredelladriatico.pdf
Luigi Malnati –
Da sempre nei ruoli del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali, nel 1992 è stato nominato Soprintendente Archeologo delle Marche, successivamente del Veneto e infine nel 2002 dell’Emilia-Romagna.
Nel 2010 è passato alla guida della Direzione Generale per le Antichità del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, fino a che, dal 2015, è tornato alla Direzione della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna; a seguito dell’ultima riforma del MiBACT, nel 2016, è stato nominato nuovo Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha fuso e accorpato le preesistenti Soprintendenze Archeologia e Soprintendenze Belle Arti e Paesaggio.
Membro di svariati comitati scientifici, curatore di mostre e allestimenti museali, ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni in materia di archeologia e tutela del paesaggio archeologico; ha collaborato con le Universita` di Bologna-Ravenna, Ferrara, Modena e Reggio, Parma, Milano, Pavia, Venezia, Zurigo, Innsbruck, Nottingham. Ha tra l’altro curato, insieme con M. Stoppioni, il volume Vetus Litus, dedicato allo scavo alla foce del Tavollo.
Stefano Medas –
Archeologo subacqueo e navale, Stefano Medas è presidente dell’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale ed è stato docente a contratto di Storia della navigazione antica all’università di Bologna. Ha condotto numerose campagne di scavo su relitti e siti sommersi e da anni tiene corsi di vela con le barche tradizionali. Ha pubblicato più di cento articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, oltre ad alcune monografie, tra cui: La marineria cartaginese – le navi, gli uomini, la navigazione, De rebus nauticis – L’arte della navigazione nel mondo antico, Lo Stadiasmo o Periplo del Mare Grande e la navigazione antica. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo, Rex Iuba.
Maria Luisa Nava –
Archeologo specializzato in ambito preistorico, già funzionario della Soprintendenza Archeologia della Puglia e della Soprintendenza Speciale per la Preistoria e l’Etnografia di Roma.
Soprintendente della Basilicata e di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.
Collaboratore di diverse riviste e musei italiani e internazionali come i musei tedeschi di Haltern, Bremen, Monaco e il Museo olandese di Njimegen.
Oltre ad avere collaborato alla realizzazione di numerose mostre didattiche per i Musei lombardi, ha partecipato all’organizzazione di mostre scientifiche, tra cui:
1- “Le pietre raccontano il Gargano antico: scultura protostorica nella Puglia Settentrionale”;
2- “Dal Gargano al Tavoliere: itinerari archeologici sulle orme degli antichi Dauni”;
3- “Il Parco archeologico-naturalistico di Monte Saraceno”
È stata anche relatrice in vari convegni di caratura internazionale a Nizza, Londra e Città del Messico nonché promotrice di altri convegni dedicati al popolo daunio.
Nel 2003 è stata insignita del titolo di “Commendatore” dal Presidente della Repubblica On. Carlo Azeglio Ciampi.
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Dott.ssa Laura Menin
Museo della Regina,
Via Giovanni Pascoli 23
47841 Cattolica (RN)
tel. 0541.966577