Filosofi, arriva il coraggioso Massimo Cacciari: “La mente inquieta, saggio sull’Umanesimo” mercoledì 23 ottobre alle ore 21, al Teatro Astra, all’interno del ciclo “J’accuse”.
Predomina ancora una visione del periodo dell’Umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall’altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. Ma le cose sono più complesse e meno schematiche, e la stessa filologia umanistica va inserita in un progetto culturale più ampio nel quale l’attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest’ottica non iniziano con Petrarca o con i padovani, ma con lo stesso Dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del Rinascimento. C’è un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente «anti-dialettico», in cui le polarità opposte non si armonizzano né vengono sintetizzate.
Predomina ancora una visione del periodo dell’Umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall’altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. Ma le cose sono più complesse e meno schematiche, e la stessa filologia umanistica va inserita in un progetto culturale più ampio nel quale l’attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest’ottica non iniziano con Petrarca o con i padovani, ma con lo stesso Dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del Rinascimento. C’è un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente «anti-dialettico», in cui le polarità opposte non si armonizzano né vengono sintetizzate.
Massimo Cacciari
Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Tra le sue opere recenti: Della cosa ultima (Milano 2004); Dallo Steinhof. Prospettive viennesi del primo Novecento (Milano 2005); Tre icone (Milano 2007); La città (Rimini 2009); Hamletica (Milano 2009); Il dolore dell’altro. Una lettura dell’Ecuba di Euripide e del Libro di Giobbe (Caserta 2010); Io sono il Signore Dio tuo (con P. Coda, Bologna 2010); Ama il prossimo tuo (con E. Bianchi, Bologna 2011); Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto (Milano 2012); Il potere che frena (Milano 2013); Labirinto filosofico (Milano 2014); Filologia e filosofia (Bologna 2015); Re Lear. Padri, figli, eredi (Caserta 2015); Occidente senza utopie (con P. Prodi, Bologna 2016); Generare Dio (Bologna 2017); La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo (Torino 2019).
Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Tra le sue opere recenti: Della cosa ultima (Milano 2004); Dallo Steinhof. Prospettive viennesi del primo Novecento (Milano 2005); Tre icone (Milano 2007); La città (Rimini 2009); Hamletica (Milano 2009); Il dolore dell’altro. Una lettura dell’Ecuba di Euripide e del Libro di Giobbe (Caserta 2010); Io sono il Signore Dio tuo (con P. Coda, Bologna 2010); Ama il prossimo tuo (con E. Bianchi, Bologna 2011); Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto (Milano 2012); Il potere che frena (Milano 2013); Labirinto filosofico (Milano 2014); Filologia e filosofia (Bologna 2015); Re Lear. Padri, figli, eredi (Caserta 2015); Occidente senza utopie (con P. Prodi, Bologna 2016); Generare Dio (Bologna 2017); La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo (Torino 2019).
Cinema-teatro Astra ore 21,00. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.