Terzo appuntamento con il cartellone “J’accuse – nessuno è innocente”. Venerdì 18 ottobre sale sul palco dell’Astra, ore 21, Marco Guzzi con un J’accuse all’èlites che governano il mondo.
Mai come in questi anni si sta palesando che un intero sistema di mondo sta diventando suicidario, e cioè opera distruggendo il pianeta, devastando le culture umane e potenzialmente anche i cuori e le menti delle nuove generazioni. Questo sistema viene contestato come finanzcapitalismo sottolineando come la globalizzazione neoliberista abbia esasperato le disuguaglianze sociali e il dominio incontrastato di un mercato senza scrupoli. Ma tale processo è stato possibile anche perché le oligarchie del neoliberismo sono state supportate da altre oligarchie collaborazioniste, quali quelle intellettuali, universitarie e dei massmedia. Il silenzio di tanti giornalisti, scrittori, persone dello spettacolo, il loro costante sviamento dell’attenzione del pubblico su altri fuochi polemici, del tutto irrilevanti, ha reso possibile l’egemonia delle oligarchie internazionali suicidarie. E’ venuto il tempo di smascherare questo suicidio planetario e di avviare un’allegra e inedita forma di rivoluzione culturale e democratica.
Marco Guzzi poeta e filosofo. Nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore “Darsi pace”. Dal 1985 al 1998 ha condotto alcune delle principali trasmissioni di dialogo con il pubblico di Radio-Rai, quali Dentro la sera, 3131, Sognando il giorno. Tra il 1985 e il 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro internazionale Eugenio Montale di Roma. E’ autore di numerose volumi, in ambito sia poetico sia teorico tra le quali si segnalano: Yoga e preghiera cristiana, il cuore a nudo, Parole per nascere, Fede e Rivoluzione, Facebook, Alla ricerca del continente della gioia, Dizionario della lingua inaudita.