Morciano, il padiglione fieristico
Affare padiglione fieristico, la Corte d’appello di Bologna sospende al Comune il pagamento di 900mila al privato, aspettando il ricorso.
L’esecutività della sentenza di primo grado del tribunale di Rimini del 29 aprile scorso condannava il Comune al pagamento di oltre 900mila euro. In attesa di entrare nel merito del ricorso presentato dal Comune (la decisione è stata rinviata al novembre 2021), la Corte di Appello ha ‘sterilizzato’ la condanna al pagamento di rate non versate inerenti l’ampliamento del padiglione fieristico di via XXV Luglio, oltre ai contributi per l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico posto sul tetto della struttura, interessi e spese legali. Una decisione che mette temporaneamente al riparo le casse dell’ente da un debito particolarmente gravoso. I giudici della Corte d’Appello hanno inoltre ipotizzato d’ufficio la nullità in toto (in quanto in contrasto con la legge) dell’appendice contrattuale sottoscritta a suo tempo dall’amministrazione Battazza, che aveva consentito la realizzazione dell’opera. Per la sentenza bisognerà attendere altri due anni (novembre 2021).
“Una buona notizia per il Comune di Morciano di Romagna – è il commento del sindaco Giorgio Ciotti –. La Corte d’Appello di Bologna, accogliendo la richiesta di sospensiva della sentenza di primo grado, ha riconosciuto la validità della nostra tesi, ovvero che esistessero numerose criticità in tutta la vicenda. L’amministrazione comunale aveva comunque già dato avvio all’iter di accantonamento delle somme necessarie previste dalla sentenza in primo grado. Ora il Comune, assistito dall’avvocato forlivese Marco Ernesto Perrone, si prepara a sostenere e ribadire gli interessi dell’ente. Ciononostante l’amministrazione, in un’ottica di prudenza e di gestione oculata delle proprie risorse, continuerà ad effettuare accantonamenti allo scopo prudenziale di tutelare l’ente da ipotesi di soccombenza futura. Questa Giunta si è infatti posta l’obiettivo di concludere il proprio mandato facendo ordine sul piano amministrativo e finanziario nella volontà di azzerare i contenziosi ereditati ed il debito accumulato: un impegno che intendiamo mantenere e che ci vede impegnati su numerosi fronti con l’obiettivo di lasciare in eredità ai morcianesi il miglior quadro economico – finanziario possibile”.
“Una buona notizia per il Comune di Morciano di Romagna – è il commento del sindaco Giorgio Ciotti –. La Corte d’Appello di Bologna, accogliendo la richiesta di sospensiva della sentenza di primo grado, ha riconosciuto la validità della nostra tesi, ovvero che esistessero numerose criticità in tutta la vicenda. L’amministrazione comunale aveva comunque già dato avvio all’iter di accantonamento delle somme necessarie previste dalla sentenza in primo grado. Ora il Comune, assistito dall’avvocato forlivese Marco Ernesto Perrone, si prepara a sostenere e ribadire gli interessi dell’ente. Ciononostante l’amministrazione, in un’ottica di prudenza e di gestione oculata delle proprie risorse, continuerà ad effettuare accantonamenti allo scopo prudenziale di tutelare l’ente da ipotesi di soccombenza futura. Questa Giunta si è infatti posta l’obiettivo di concludere il proprio mandato facendo ordine sul piano amministrativo e finanziario nella volontà di azzerare i contenziosi ereditati ed il debito accumulato: un impegno che intendiamo mantenere e che ci vede impegnati su numerosi fronti con l’obiettivo di lasciare in eredità ai morcianesi il miglior quadro economico – finanziario possibile”.
La decisione della Corte d’Appello va inoltre a dirimere in via temporanea il contenzioso tra il Comune e l’avvocato riminese Massimiliano Angelini, che nelle scorse settimane aveva notificato un atto di pignoramento per le spese legali legate sempre alla vicenda dell’ampliamento del padiglione fieristico.