Inaugurato laboratorio a rapida risposta. Rinnovato dal punto di vista strutturale – architettonico, erano presenti il sindaco Renata Tosi, il direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti, il direttore medico del presidio ospedaliero Bianca Caruso, il direttore del dipartimento Anatomia patologica, Medicina trasfusionale e di Laboratorio di Pievesetina Romolo Dorizzi, il responsabile dei Laboratori a risposta rapida del Riminese Antonio Argento e il direttore Infermieristico e tecnico di Rimini dell’Ausl Romagna Andrea Galeotti.
Come spiegato dal dottor Dorizzi, la struttura viene utilizzata per le analisi di laboratorio in urgenza dentro l’ospedale, necessarie per il “Ceccarini” di Riccione e il “Cervesi” di Cattolica, sempre in stretta integrazione con il Laboratorio Unico di Pievesestina dove viene inviata la maggior parte dei campioni e che, come noto, è in grado di effettuare analisi di altissimo livello e qualità. Si consolida dunque il modello Hub and Spocke della rete laboratoristica dell’Ausl Romagna, all’insegna dell’appropriatezza, della standardizzazione e quindi omogeneità dei risultati, ma anche della specializzazione del personale e dell’altissimo livello tecnologico delle apparecchiature. Il tutto, ovviamente, in stretto collegamento informatico.
La rete dei laboratori a risposta rapida del Riminese può contare su sei medici e 27 tecnici di laboratorio. Ogni anno il Laboratorio a Risposta Rapida di Riccione processa più di 365mila campioni, vale a dire più di mille al giorno. “Questo che inauguriamo oggi – ha chiosato il dottor Dorizzi – è uno dei laboratori di questo tipo più belli e all’avanguardia d’Italia”.
I lavori di ristrutturazione sono durati dal gennaio all’agosto di quest’anno e l’intervento ha coperto circa 250 metri quadrati. Importo dell’investimento 350mila euro. I lavori hanno riguardato una porzione delle ex sale operatorie al piano terzo dell’ospedale “Ceccarini”; la ristrutturazione è stata complessiva di tutti elementi architettonici e impiantistici determinando il completo rinnovo di tutte le componenti nel rispetto dei requisiti per l’accreditamento e, ovviamente, le normative igienico-sanitarie e antincendio.
Il sindaco Tosi ha detto che “L’implementazione del laboratorio a risposta rapida all’ospedale ‘Ceccarini ‘va nella direzione del miglioramento e del potenziamento di un servizio ritenuto essenziale per i cittadini. Rivolgo un plauso all’Ausl Romagna e alla sua Dirigenza per aver investito a beneficio della sanità e dunque della comunità, non solo riccionese, ma di tutti coloro che anche da altri Comuni usufruiscono del servizio. Mi auguro vivamente che gli investimenti dell’azienda sanitaria proseguano sia dal punto di vista strutturale che professionale, per il personale medico e infermieristico. La sanità è un tema che sta particolarmente a cuore alla città di Riccione, argomento a cui ha dedicato anche un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza”.
Conclusioni a cura del dottor Busetti il quale ha esordito ricordando che “la scelta, a suo tempo effettuata, di attivare il laboratorio unico romagnolo di Pievesestina è stata una scelta lungimirante e vincente. La rete dei laboratori a risposta rapida a corredo di quello di Pievesestina è un importante completamento del progetto e del percorso. Per di più le apparecchiature che troviamo qui, le troveremmo, uguali, in un laboratorio analogo del Chicago Hospital… L’obiettivo è quello di avere percorsi sempre più standardizzati e omogenei a favore dell’equità di cura per tutti i cittadini, su una base di livello alto”.
Conclusioni a cura del dottor Busetti il quale ha esordito ricordando che “la scelta, a suo tempo effettuata, di attivare il laboratorio unico romagnolo di Pievesestina è stata una scelta lungimirante e vincente. La rete dei laboratori a risposta rapida a corredo di quello di Pievesestina è un importante completamento del progetto e del percorso. Per di più le apparecchiature che troviamo qui, le troveremmo, uguali, in un laboratorio analogo del Chicago Hospital… L’obiettivo è quello di avere percorsi sempre più standardizzati e omogenei a favore dell’equità di cura per tutti i cittadini, su una base di livello alto”.