di Stefano Caldari*
La lettera
È la seconda volta che mi trovo costretto a replicare ai comunicati infondati, imprecisi e grezzi del Partito Democratico a proposito del rapporto del Comune di Riccione con Radio DEEJAY. Nella nota inviata dal capogruppo PD Sabrina Vescovi si leggono somme strampalate e considerazioni di merito a dir poco grossolane.
Partiamo dalle cifre. Nella mia risposta precedente ho dato conto degli importi di DEEJAY On Stage 2019 che, ribadisco sono pari a 180.000 euro, a cui vanno sommati 50.000 euro per la sicurezza, come da previsione della Circolare Gabrielli (la Vescovi la conosce?) e ricalcano quelli del 2018.
Non si può, come fa la Vescovi, citare importi che fanno riferimento a un anno (2016), poi a due insieme (2017 e 2018), poi sommare estate e Capodanno senza distinguere e senza scorporare eventi diversi e periodi differenti e il costo relativo alla sicurezza. Un’accozzaglia di cifre buttate lì senza ragionamenti né serietà.
Sugli aspetti qualitativi della proposta di Radio DEEJAY è possibile ovviamente avere visioni diverse ma sui dati quantitativi e oggettivi no, non è accettabile dover leggere per l’ennesima volta imprecisioni e informazioni volutamente sbagliate.
È doveroso comunque soffermarsi anche sui contenuti che, ovviamente, possono non incontrare i gusti di tutti, ma quando si parla di un network come Radio DEEJAY è inammissibile leggere considerazioni così superficiali e rozze, perché significa che non si sa di cosa si sta parlando.
DEEJAY On Stage è una format virtuoso che tiene insieme la comunicazione e la promozione (parliamo di una radio che fa 5 milioni di ascoltatori al giorno e che trasmette per un mese da Riccione), il divertimento, la musica e tutti i protagonisti delle hit dell’estate. Un appuntamento che è una ricerca Nielsen del 2018 colloca tra i 5 più conosciuti d’Italia e che per l’Osservatorio Montanari di Federalberghi Riccione è tra i più apprezzati dagli operatori turistici, posizionandosi al secondo posto dopo la MotoGP.
Invito il consigliere Vescovi a ripassare la line up delle diverse serate – un mese intero di serate ad ogni edizione – di questi ultimi anni e magari buttare un occhio anche alle immagini della piazza. Sul palco di Riccione abbiamo avuto tutta la musica di tendenza e più ascoltata del Paese, dall’indie all’elettronica, dal pop alla trap: Ghali, Calcutta, Alvaro Soler, Alice Merton, Luca Carboni, solo per citarne alcuni a cui si aggiunge il memorabile show dei Måneskin a Capodanno.
Al PD possono non piacere ma i numeri, le facce delle migliaia di persone che riempiono ogni sera la piazza, i tantissimi giovani che possono cantare con i loro idoli senza dover pagare un biglietto, le decine di migliaia di commenti e condivisioni sui social dicono ben altro.
Vorrei a questo proposito sottolineare come tutto ciò è reso possibile da una squadra unica e eccezionale e da una direzione artistica, quella di Linus, di inconfutabile e assoluta autorevolezza, una sinergia che ci consente di investire somme piuttosto contenute rispetto al mercato musicale che vediamo restituite alla città in misura incalcolabile in termini di offerta, comunicazione, marketing territoriale e qualità dell’intrattenimento.
*Assessore al Turismo, Cultura, Sport, Eventi Comune di Riccione