Camera di commercio: “Frutta, insieme per non soccombere”. Cambiamenti climatici, infestazioni di insetti e contraffazione del Made in Italy mettono in crisi il comparto frutticolo, comparto di grandissima rilevanza economica all’interno del settore agricoltura. La Camera di commercio della Romagna sostiene le richieste di associazioni di categoria e produttori per una collaborazione responsabile e collegiale e per il sostegno al settore.
Grazie al lavoro delle Commissioni prezzi della Camera, sono state inviate ai media e agli Organismi competenti, alcune considerazioni sugli importanti problemi di questa annata agraria ed è stata espressa forte preoccupazione per la grave situazione della frutticoltura che rappresenta un comparto di grandissima rilevanza economica e che caratterizza il paesaggio e ne aumenta anche l’attratività turistica. Nel contempo è stato fatto appello agli organismi competenti per l’adozione tempestiva delle misure di sostegno necessarie.
In occasione del vertice in Regione con le associazioni di categoria e le organizzazioni dei produttori, previsto per mercoledì 28 agosto, la Camera di commercio ribadisce il proprio sostegno ad Associazioni e produttori di fronte alle grandi difficoltà che si sono concentrate in questa annualità determinando una situazione di grave criticità, rispetto alla quale i soggetti competenti devono agire tempestivamente: climatologiche con eventi estremi e sfavorevoli ed epidemiologiche e fitosanitarie, di cui l’insediamento della cimice asiatica è solo l’ultima minaccia in ordine di tempo. Senza dimenticare i danni causati al prodotto locale Made in Italy, causati da importazioni massicce, soprattutto di pesche, da altri Paesi e la conseguente commercializzazione di prodotto non locale e, in certi casi, anche con false indicazioni di origine.
La Camera rinnova il proprio appello, affinché dal tavolo di lavoro regionale scaturiscano soluzioni concrete di sostegno ai produttori e un maggior impegno di tutti gli attori competenti e dei vari soggetti della filiera produttiva e, soprattutto, della filiera distributiva per una tutela e valorizzazione reali del prodotto locale, sia nel rispetto delle norme, sia nell’adozione di pratiche virtuose, sia nel controllo dell’autenticità dei prodotti che vengono immessi sul mercato.