Archeologia, sotto via Garibaldi tratto di Flaminia…
Emerso un tratto dell’antica strada, insieme a due sepolture ed alcuni oggetti che accompagnavano i defunti custoditi adesso al Museo della Regina. L’assessore Valeria Antonioli: “Si tratta di una scoperta straordinaria, la prima traccia materiale emersa a Cattolica di questo importante collegamento viario”. La Soprintendenza: “L’Archeologia torna al centro dell’attenzione cittadina. Presto incontri divulgativi”
“Da tempo si ipotizzava che sotto l’attuale corso Garibaldi – scrive la Sorprintendenza di Ravenna – passasse l’antica via Flaminia, strada consolare romana realizzata nel 220 a.C. per collegare Roma alla colonia di Ariminum (Rimini). Grazie a recenti scoperte archeologiche ne abbiamo ora la certezza. Durante lo svolgimento di lavori edili, grazie alla segnalazione di un cittadino e alla piena collaborazione della proprietà e della ditta incaricata dei lavori, è stato possibile documentare questo importante rinvenimento”. “Si tratta di una scoperta straordinaria, la prima traccia materiale – aggiunge l’Assessore alla Cultura Valeria Antonioli – emersa a Cattolica di questo importante collegamento viario. Un valore aggiunto per il nostro territorio e per la nostra comunità. Stiamo ragionando insieme alla Direttrice del nostro Museo, Laura Menin, ed alla Soprintendenza le azioni da mettere in campo per dare il massimo risalto a questo rinvenimento”.
A poco più di un metro di profondità gli archeologi hanno rinvenuto, spiega la Soprintendenza, un livello di frequentazione databile al periodo romano, nel quale si sono individuate tracce dell’antica via consolare in perfetta corrispondenza con l’attuale via Garibaldi e alcune sepolture. A differenza di quanto accadeva nei tratti urbani dove venivano utilizzati i famosi basoli, la via Flaminia era costituita in questo tratto da uno strato di ciottoli fluviali e ghiaia ed era delimitata da fossati (le cosiddette strade glareate). Intorno a questa strada si sono trovate anche sepolture a inumazione e a incinerazione e tracce di piccole strutture (probabilmente recinti o basamenti di monumenti) a testimoniare la presenza di un’area sepolcrale o di una necropoli che costeggiava la strada.
A distanza di alcuni anni dagli importanti ritrovamenti di una necropoli romana e un villaggio dell’Età del Bronzo avvenuti in occasione degli scavi del VGS, anche a Cattolica l’archeologia torna al centro dell’attenzione. La Soprintendenza e il Comune procederanno a organizzare incontri divulgativi sull’argomento al Museo della Regina nei prossimi mesi, cercando nel frattempo di rafforzare la collaborazione istituzionale al fine di garantire una sempre più ricca e proficua conoscenza del nostro passato nel rispetto delle esigenze di sviluppo territoriale.