• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
sabato, Agosto 16, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Economia. Mes, un film già visto

Redazione di Redazione
3 Dicembre 2020
in Economia
Tempo di lettura : 2 minuti necessari
A A

Tratto da lavoce.info

di Angelo Baglioni, professore ordinario di Economia Politica presso l’Università Cattolica di Milano

e Massimo Bordignon, ordinario di Scienza delle Finanze presso l’università Cattolica di Milano

Un anno fa il governo bloccava la discussa revisione del Meccanismo europeo di stabilità. Ora l’accordo raggiunto a Bruxelles riporta al centro del dibattito politico una riforma da cui l’Italia, oggi più che mai, avrebbe solo da guadagnare.

Esattamente un anno fa, sotto la pressione di una campagna di disinformazione lanciata dai partiti di opposizione e con la complicità di parte della maggioranza di governo (il Movimento 5 Stelle), il governo italiano bloccava una riforma lungamente discussa del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. Una riforma con aspetti negatiti e positivi, ma sostanzialmente migliorativa dell’esistente. L’ostilità alla riforma nasceva da pregiudizi, sui quali cercavamo di fare chiarezza in un articolo uscito il 22 novembre dello scorso anno. A distanza di un anno, ci risiamo: l’accordo raggiunto all’Eurogruppo il 30 novembre 2020 ha scatenato la reazione di parte del mondo politico, che potrebbe mettere in difficoltà il governo italiano nel passaggio parlamentare che precederà il Consiglio europeo chiamato ad approvare la riforma. L’Italia rischia così di isolarsi in Europa, in una fase in cui le sono state assegnate ingenti risorse finanziarie per fare fronte alla crisi sanitaria ed economica in corso. Sarebbe un risultato paradossale.

Ma cosa è cambiato in quest’anno? Per quanto riguarda la riforma, nulla, se non per un aspetto. La possibilità che il Mes eroghi prestiti al Fondo di risoluzione europeo, esercitando così una funzione di backstop nella gestione delle crisi bancarie, è stata anticipata di due anni: dalla fine del 2023 all’inizio del 2022. Un miglioramento netto, sotto questo profilo, soprattutto nell’ambito della crisi corrente che potrebbe riflettersi anche sulla solidità dei bilanci bancari. Peraltro, nel frattempo sono state introdotte altre forme di condivisione del rischio tra i paesi europei attraverso il bilancio europeo, come il Recovery Fund e il Sure. Tra gli strumenti a disposizione del Mes, è stata anche introdotta la nuova linea di credito per spese sanitarie, altro argomento caldo del dibattito politico italiano. Ma questa nuova linea di credito non ha nulla a che vedere con la riforma di cui si discute qui: approvare la riforma non vuol dire richiedere l’assistenza del Mes, e viceversa.

Infine, la Bce ha avviato un nuovo round di Quantitative Easing, grazie al quale i rendimenti dei titoli di stato di tutti i paesi della zona euro, compreso il nostro, si sono portati su livelli straordinariamente bassi, addirittura sotto zero su alcune scadenze. Questo rende surreale il dibattito sul ricorso al Mes per finanziare la sanità: sia i vantaggi finanziari sia i presunti vincoli legati alla condizionalità sono ampiamente esagerati rispetto alla realtà. Infine, livelli così bassi dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano (60 centesimi sul Btp decennale) indicano che al momento la sostenibilità del nostro debito pubblico non è considerata un problema dai mercati finanziari, proprio grazie alla rete di sicurezza stesa dalle istituzioni europee. L’introduzione delle Cac (clausole di azione collettiva) single-limb, una delle poche novità potenzialmente preoccupanti della riforma proposta, può quindi avvenire nella totale indifferenza dei mercati, senza provocare le turbolenze che qualcuno temeva.

Pur in un quadro in parte cambiato, le ragioni per cui ci sembra che la riforma del Mes vada approvata rimangono le stesse di un anno fa, esposte nell’articolo che vi riproponiamo.

Articolo precedente

Rimini. Nuove Idee Nuove Imprese, premiazioni il 10 dicembre

Articolo seguente

Pesaro. Bianchello del Metauro da valorizzare

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Gianfranco Vanzini
Cattolica

Economia. A proposito di gap salariale fra uomini e donne

12 Agosto 2025
Economia

Rimini. Roberta Frisoni, assessore regionale al Turismo: “Prenotazioni di Ferragosto, al livello del 2024”

12 Agosto 2025
Economia

Pennabilli. Gruppo Valpharma, il rettore di Bologna Giovanni Molari in visita

6 Agosto 2025
Economia

Rimini. Economia primo semestre, crescita stabile: meno 0,1 per cento rispetto al primo semestre

5 Agosto 2025
Matteo Salvini
Economia

Pesaro. Matteo Salvini in Confindustria il primo agosto

31 Luglio 2025
Fabrizio Vagnini
Economia

Rimini. Confesercenti: “Web tax, grave rinuncia. Così si alimenta la concorrenza sleale a scapito delle imprese locali”

28 Luglio 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Quali sono i prodotti più scambiati tra Unione europea e Stati Uniti

28 Luglio 2025
Francesco Fattori
Economia

San Clemente. Casa Optima (Mec3, Pernigotti, Giuso…): ricavi a doppia cifra nel 2024 e passaggio di proprietà ad un altro fondo

28 Luglio 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Pesaro. Bianchello del Metauro da valorizzare

Vignetta di Cecco

Provincia di Rimini. Coronavirus, 209 nuovi positivi (10.643 il totale). Terapia intensiva: 23 (-1). Decessi: 28

Riccione. Incontri del Mediterraneo. Il fronte caldo del Mediterraneo: Libia, Egitto e Tunisia

Cattolica. Tura: "Costruzione Scuola elementare in via Macanno, ci vorrebbe il referendum"

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Turismo, ciò che può aiutare le nostre spiagge… 16 Agosto 2025
  • Cattolica. Casa del Pescatore Dorigo Vanzolini presenta il libro”La Valle del Conca” il 19 agosto alle 21 15 Agosto 2025
  • Riccione. Visitare i cantieri con sindaco e giunta… Si inizia il 19 agosto 15 Agosto 2025
  • Morciano. Spettacolo il 15 agosto alle 19.15 nel cortile della biblioteca 15 Agosto 2025
  • Ettore Masiello: in vacanza a Rimini da 67 anni 15 Agosto 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-