Edicole. Contributo regionale fino a 1.000 euro per quelle dell’Emilia-Romagna, la Giunta approva il progetto di legge che integra il bonus nazionale. Bonaccini-Calvano: “Giusto riconoscere l’importanza dell’attività informativa e di coesione sociale garantita anche durante l’emergenza Covid”
Stanziati dalla Regione 500mila euro. L’aiuto economico a fondo perduto agli esercenti che otterranno quello previsto dal decreto-legge di maggio sulle misure di sostegno a lavoro e economia durante la pandemia, procedura semplificata che non richiede ulteriori passaggi. Il provvedimento in Assemblea legislativa per il via libera definitivo entro poche settimane
Bologna – La Regione in aiuto delle edicole dell’Emilia-Romagna. Nella seduta di oggi, la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha approvato un progetto di legge che concede un contributo a fondo perduto fino a mille euro agli esercenti di punti vendita esclusivi di giornali e riviste presenti nel territorio regionale, fino a un tetto massimo di spesa complessiva di 500mila euro, fondi già stanziati dalla Giunta stessa.
Previsto per l’esercizio finanziario 2020, il contributo andrà ad ogni soggetto che riceverà il ‘Bonus una tantum edicole’ previsto dal decreto-legge del 19 maggio scorso sulle misure urgenti di sostegno al lavoro e all’economia relative all’emergenza Covid e per il quale l’istruttoria nazionale è in corso.
“Abbiamo scelto una procedura estremamente semplificata- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- decidendo di concedere l’aiuto economico agli edicolanti dell’Emilia-Romagna che riceveranno il contributo deciso dal Governo. Integriamo quindi la misura nazionale senza prevedere ulteriori passaggi o requisiti. E’ giusto riconoscere l’importanza dell’attività informativa e di coesione sociale garantita grazie alle edicole anche durante la fase più dura della pandemia, punti vendita spesso riferimento nelle nostre comunità locali, soprattutto nei piccoli comuni”.
Il progetto di legge, di soli 4 articoli, arriva ora in Assemblea legislativa regionale per l’esame in commissione e l’approdo in Aula, dove è atteso il via libera definitivo entro poche settimane.