Coronavirus: nel Riminese 1.445 postivi (+38), 14.787 in Emilia Romagna (+713). Decessi: 1.732 (+88).
I pazienti in terapia intensiva sono 359, 6 in più di ieri. I decessi arrivano a 1.732: 88 in più. Procede il piano di rafforzamento dei posti letto: sono 5.044 quelli già allestiti in tutta la regione. Per i tamponi “drive through” (guida e vai) è operativo da oggi il punto di Ravenna. Da domani, si parte con lo Screening su tutto il personale della sanità pubblica e privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali dell’Emilia-Romagna
Tamponi “drive through”: operativo da oggi il punto presso il Cmp (Centro di medicina e prevenzione dell’Ausl) di Ravenna
Per accertare la guarigione delle persone già risultate positive, in modo rapido e senza che debbano scendere dall’auto, sono stati allestiti diversi “drive through” con materiali e mezzi dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’impiego del volontariato: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re), Cesena e Forlì e, per i dipendenti positivi e poi guariti che devono essere sottoposti a tampone per poter tornare al lavoro, quello del Sant’Orsola di Bologna. E’ operativo da oggi, mercoledì 1^ aprile un punto drive through a Ravenna, presso il Cmp (Centro di medicina e prevenzione dell’Ausl), e in particolare nella parte posteriore della struttura. Anche a Rimini ci si sta organizzando per allestire una struttura analoga.
Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione. Da ieri a oggi, passano complessivamente da 5.039 a 5.044, tra ordinari (4.501) e di terapia intensiva (543).
A Bologna, nell’ambito del nuovo accordo con l’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) si sono aggiunte le case di cura Villalba e Villa Erbosa, entrambe dotate di posti letto per la terapia intensiva, e Villa Laura con 48 nuovi posti letto attivati. In Romagna sono stati attivati 8 posti di terapia intensiva a Villa Maria Cecilia.
Relativamente ai Covid hospital sono attivi quello del Delta di Ferrara (106 posti letto aggiuntivi), che si affianca all’hub dell’ospedale Sant’Anna e – per la Romagna – l’ospedale di Lugo, con 93 posti letto Covid a cui si aggiungerà quello di Riccione che, al momento, ha attivato 41 posti letto per acuti; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena.
Sul resto del territorio regionale restano confermati, gli ospedali di Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Sempre in provincia di Bologna, sono attivi posti letto per pazienti Covid anche presso l’ospedale di San Giovanni in Persiceto (52 letti) e Bentivoglio (36 letti).
Per i pazienti meno gravi o in via di guarigione sono già attivi come strutture Covid l’ospedale di Comunità di Bobbio, e nel modenese l’ospedale di Comunità di Fanano.
Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Nuovi strumenti e dispositivi di protezione individuale
Quarantanove occhiali protettivi, 950 camici impermeabili, 137mila cuffie copricapo, 405.800 guanti in lattice, 13.640 mascherine chirurgiche, 319.500 altri tipi di mascherine tra cui le “Montrasio, 2 mila copriscarpe: questo è quanto il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha fatto pervenire in Emilia-Romagna tra ieri e oggi.
Negli ultimi giorni sono stati recuperati dispositivi di protezione individuale e materiali anche attraverso requisizioni fatte in aeroporto e interporto dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza. Proprio questa mattina, all’aeroporto Guglielmo Marconi sono state requisite 50mila mascherinechirurgiche importate dalla Cina e destinate a rivenditori privati; e, all’interporto di Bologna, oltre 13mila dispositivi medici monouso di produzione italiana, destinati alla Repubblica Sudafricana, già consegnati all’Agenzia di protezione civile dell’Emilia-Romagna.
Dal 26 marzo ad oggi i dispositivi di protezione individuale e materiali medicali consegnati alla Protezione civile regionale come esito di operazioni di requisizione sono state: 92.900 ffp2, 234.745 mascherine chirurgiche, 1.199 aspiratori chirurgici, 13.910 dispositivi monouso per la ventilazione respiratoria.
Sono stati 761 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati ieri, martedì 31 marzo; dall’inizio dell’emergenza, si contano 9.747 giornate di impegno effettuato. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto dei degenti con ambulanze (263, tra Cri e Anpas), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (459, con una significativa presenza – 60 – degli scout Agesci), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso a Parma (13) e l’attività di segreteria e logistica a supporto dei Comuni nei Coc, i Centri operativi comunali (28).
Su richiesta dell’Ausl Romagna, è stata montata ieri una tensostruttura per la sanificazione delle ambulanze alla sede riminese della Croce Verde di Novafeltria, con la collaborazione del Coordinamento provinciale del volontariato di Rimini.
Punti triage
Si confermano 32 i punti-triage (smistamento) attivi in Emilia-Romagna: 10 davanti alle carceri e 22 davanti agli ospedali. /Ti.Ga.