Si è optato per una taglia «abbastanza bassa, in modo che i buoni possano essere utilizzati non solo nei supermercati ma anche nei negozi. Il Comune ha già soldi in cassa, quindi dalla prossima settimana potremo pagare gli esercenti. E’ vietato dare il resto, quindi non possono girare soldi. Anche se nei piccoli negozi, se non saranno spesi tutti i 20 euro in un giorno, il voucher potrà essere consumato in accordo con l’esercente su più giorni. Penso al fruttivendolo piuttosto che al fornaio». I buoni potranno essere utilizzati entro il 30 aprile. «Verranno assegnati in base alla composizione del nucleo familiare», chiarisce Ricci. Se il nucleo si compone di una sola persona, verranno distribuiti sette voucher per un importo di 140 euro. Con due componenti saranno consegnati in tutto 10 voucher, cioè 200 euro. E ancora: 13 voucher (260 euro) per un nucleo di tre membri; 16 voucher (320 euro) con quattro componenti; 380 euro (19 voucher) da cinque membri in su. Quindi: «Se prendiamo una famiglia di due persone come media, quindi 200 euro di voucher, siamo in grado di dare una risposta a 2500 famiglie stimate. Un’azione non banale».
ACCESSO
«Per accedere abbiamo stabilito criteri generali e un meccanismo legato all’autocertificazione», puntualizza il sindaco. Potranno fare richiesta persone in condizioni di fragilità economica a causa del coronavirus: «Chi non ha reddito e chi ha perso lavoro, purché non abbiano ammortizzatori sociali o reddito di cittadinanza superiore ai 600 euro per nucleo». L’altro criterio posto è il saldo sul conto corrente o alle Poste, «che non deve essere superiore ai 10mila euro». Così «andiamo incontro ai nuclei che si sono ritrovati dalla mattina alla sera in difficoltà, senza ammortizzatori. E che non hanno riserve da parte a cui attingere».
DOMANDE
«Per chi rientra nei criteri, chiediamo di fare domanda entro venerdì 3 aprile alle ore 17.30. Da sabato mattina, infatti, vogliamo cominciare a consegnare i primi buoni». I voucher, infatti, saranno recapitati nelle case «grazie ai quartieri, che insieme ai volontari della protezione civile e ai vigili si organizzeranno via per via. Da un lato, infatti, vogliamo evitare aggregazione di persone che fanno la fila. Allo stesso tempo così tuteleremo il più possibile la privacy». Afferma il sindaco: «Alla chiusura della ‘prima chiamata’ di venerdì saremo in grado di avere i numeri. Se le domande saranno minori rispetto ai 2500 che ci attendiamo, da lunedì allargheremo un po’ i criteri e faremo una nuova chiamata. Se invece saranno di più valuteremo come procedere, a seconda dell’entità della richiesta». Ancora: «Il meccanismo fa leva sulla responsabilità della gente. Alla consegna dei voucher verrà fatta firmare l’autocertificazione. La prossima settimana faremo i controlli: con la certificazione del falso si rischia la denuncia penale. E’ evidente la fiducia che diamo alla responsabilità delle persone. Chieda il buono chi davvero ne ha bisogno». Da segnalare che il voucher potrà essere utilizzato in tutti i Comuni dell’Ambito sociale.LE VOCI