Olga Peretyatko
Rof in piazza del Popolo, apre i concerti Olga Peretyatko.
Piazza del Popolo ospita la maggior parte degli eventi del Festival 2020: il primo sarà il concerto di Olga Peretyatko, che si esibirà domenica 9 agosto alle 20.30 nel teatro allestito all’aperto accompagnata dalla Filarmonica Gioachino Rossini diretta da Nikolas Nägele.
Soprano, nata a San Pietroburgo, Olga Peretyatko ha cominciato la sua carriera nel coro di bambini del Teatro Mariinsky, per poi studiare alla Hanns Eisler-Hochschule für Musik di Berlino e alla Staatsoper di Amburgo. Ha collaborato con registi quali Robert Lepage (Le Rossignol a Toronto), Dmitri Tcherniakov (La sposa dello Zar, vista a Berlino e alla Scala), Wim Wenders (al debutto nella regia lirica con I pescatori di perle di Bizet, direzione di Daniel Barenboim).
È ospite abituale dei principali festival (Salisburgo, Baden-Baden, Aix-en-Provence, Chorégies d’Orange) e dei più importanti teatri di tutto il mondo: Deutsche Oper Berlin, Staatsoper di Berlino, Monaco e Amburgo, Wiener Staatsoper, Opernhaus Zürich, Royal Opera House Covent Garden, Lausanne Opera, Opéra Monte Carlo, La Fenice, Teatro alla Scala, Teatro Real di Madrid, Opéra Bastille, Nederlandse Opera, La Monnaie di Bruxelles, Teatro Bolshoi di Mosca, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo e Metropolitan Opera di New York.
Nel programma del concerto figurano la Sinfonia e il Rondò di Matilde «Ami alfin? e chi non ama?» da Matilde di Shabran; la Sinfonia dell’Inganno felice; il Récitatif « Ils s’éloignent enfin… j’ai cru le reconnaître » et Romance de Mathilde « Sombre forêt, désert triste et sauvage » da Guillaume Tell; la Sinfonia, il Recitativo «E Susanna non vien?» e Aria della Contessa «Dove sono i bei momenti» dalle Nozze di Figaro; la Sinfonia, il Recitativo «Crudele? Ah, no, mio bene» e Aria di Donn’Anna «Non mi dir, bell’idol mio» da Don Giovanni; la Sinfonia e la Cavatina di Ljudmila «Grustno mne, roditel’ dorogoy!» da Ruslan e Ljudmila di Michail Ivanovic Glinka; la Sinfonia e la Cavatina di Semiramide «Bel raggio lusinghier» da Semiramide.