Più di 300 tra opere pubbliche ed interventi di manutenzione, oltre 60 milioni di euro, di cui almeno un quarto per la viabilità e strade, il tutto diminuendo i debiti. “Riccione negli ultimi 5 anni, dal 2015 al 2020, si è messa a correre e si vede dai cantieri aperti – dice l’assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. Con l’amministrazione Tosi abbiamo innescato una serie di politiche economiche virtuose che si sono riversate interamente sul territorio. Basta pensare che a fronte di oltre 60 milioni di euro di investimenti a differenza del passato lo stock di debito del Comune è diminuito circa del 10% in questi anni”. “Riccione è una città totalmente nuova e il meglio deve ancora arrivare – continua -. Tra le tante opere portate a termine e finanziate dal Bilancio comunale sicuramente tra le più importanti ci sono le scuole, dalle elementari di Riccione Paese, alle scuole di via Ionio, Alghero, Capri, Panoramica. Ma poi abbiamo messo mano al lungomare Goethe, rifatto il sottopasso Ceccarini, le piste ciclabili di viale D’Annunzio e viale Veneto e le altre, rifatto tutto l’asse commerciale di viale Tasso, i parchi pubblici, le sedi dei Buon Vicinato, i quartieri da Raibano, al Centro Studi a Riccione Paese”.
“Sono tanti gli interventi che abbiamo finanziato i diversi modi, con mutui, finanziamenti da Unione Europea, da Regione, da Stato, da oneri di urbanizzazione e dalle alienazioni di beni comunali – spiega l’assessore al Bilancio, Luigi Santi -. Siamo ad esempio usciti da partecipate, onerose e obsolete, come ad esempio Itinera e Apea, reinvestendone i proventi. Così abbiamo anche avuto il vantaggio di abbassare lo stock di debito totale di almeno il 10%. Ma c’è stato anche un altro vantaggio per la nostra città che è stato quello di attrarre investimenti privati. Quando c’è una comunità che si muove con innovazione e cura, il privato fa lo stesso e stiamo assistendo, anche grazie a scelte precise dell’amministrazione Tosi e del comparto dell’edilizia privata, ad un fiorire di iniziative ed investimenti in città”.