di Leonardo Mortato
Me n’andavo un mattino a passeggiare,
Quando ho visto una tavola imbandita in mezzo al viale,
Era una tavola che aveva un po’ di colore,
Ma che più attirava per il suo buon odore
“Eran 300, eran giovani e forti …ecc., ecc.
Non abbiate paura, non è la rivisitazione della nota “Spigolatrice di Sapri”, ma è l’inneggiare a uno stato d’animo battagliero e romantico in cui mi sono sentito immerso, una mattina di marzo serena e soleggiata, a passeggio per Viale Ceccarini fumando la mia insostituibile pipa.
Incuriosito dalla piccola folla radunata intorno ad una tavola imbandita di prodotti agricoli e bottiglie di vino locali, mi avvicino e chiedo informazioni, venendo a sapere che di lì a poco vi sarebbe stata una ripresa televisiva in diretta su RAI3 per la trasmissione “Cominciamo bene”.
Partito il collegamento, l’inviato di RAI3 annuncia l’argomento del giorno: “La Piadina Romagnola”, ma prima d’iniziare, s’avvicina ad un altro tavolino, che esponeva alcuni portacenere di carta da passeggio, ed inizia ad intervistare le persone lì presenti su di un argomento al di fuori del contesto annunciato, argomento attualmente molto caldo in Italia e che riguarda “il divieto di fumare” in qualsiasi luogo pubblico o di ritrovo chiuso.
Io ascoltavo placido e sereno, continuando a fumare la mia pipa e, avvolto in una densa nuvola di fumo, mi sono ritrovato a pensare a quell’inutile disquisizione sul “fumare sì!…fumare no!”, sul fumare la sigaretta o il sigaro, sulla validità o meno di usare quella specie di portacenere da passeggio, su quelle persone che s’indignavano, chi per un verso, chi per l’opposto, sui mali e i disagi del fumo, pensando che forse avrebbero potuto intervistare anche me, fumatore di pipa, nella disquisizione ulteriore su dove buttare la cenere, …ma io non avevo necessità di usare quel decantato portacenere di carta!
L’evento, in ogni caso, mi dà lo spunto per esternare il mio pensiero che, sebbene vada in controtendenza e qualcuno non apprezzerà, potrebbe contribuire a far emergere alcune verità sui reali danni del fumo abbinati a quelli dell’inquinamento.
Con ciò, non mi riferisco soltanto all’inquinamento ambientale di cui ormai tutti parlano e tutti si danno in apparenza un gran da fare a risolvere, ma è la problematica principale dell’INQUINAMENTO MORALE.
I detentori del potere politico, economico e dei mass-media stanno tentando di fidelizzare i cittadini ad una finta democrazia, dove tutto sembra permesso e tutti si permettono di fare quel che vogliono, nella più ampia comodità.
Il non rispettare alcuna regola morale, in nome della comodità, serve solo ad offuscare e addomesticare la mente di tutti a tal punto da non più distinguere fra il vero e il falso, fra il bene e il male, fra il giusto e l’ingiusto.
Il fumare, questo odiato e amato vizio, questa fonte di contrasti, di seduzione, di sì, di no, forse può essere risolto in maniera ben diversa dalla criminalizzazione che lo Stato, detentore del monopolio sui tabacchi, sta facendo dei fumatori.
Premetto che anch’io sono convinto che se non si fuma è un bene e che se non s’inizia va anche meglio, ma per chi, come me, questo vizio lo vuol mantenere, ho fatto alcune considerazioni sintetizzate in tre casi:
1. Fumare la sigaretta è un fumare sgradevole, per odore e per sapore, e si abbina ad un temperamento inquieto e stressato di chi fuma solo sotto l’azione di un tic nervoso che nulla ha a che fare con il piacere; così fuma la maggioranza della gente!;
2. Fumare il sigaro è un fumare intenso, per odore e per sapore, e si abbina ad un temperamento aggressivo ed autoritario perché, se avete notato, molti di coloro cui piace imporre la propria volontà o detengono privilegi, come i vip, spesso si fanno riprendere con un bel sigaro in bocca; il sigaro è un simbolo che serve a darsi un tono e a lanciare messaggi, oltre che odori, a molti spiacevoli;
3. Fumare la pipa invece, è un fumare dolce e gradevole fatto da persone serene e riflessive, per quelli che hanno la pazienza di armeggiare con le necessarie operazioni preliminari e che si concedono sempre il tempo per godersi la vita. Bisogna valutare, scegliere e preparare prima di accendere la pipa, come nella vita; quindi la pipa può ritenersi il simbolo della democrazia e della pace, come il Calumet dei Pellerossa fumato nel consiglio dei capi e nelle cerimonie di pace.
Ed allora, continuiamo a fumare, ma fumiamo la pipa, perché la pipa è un piacere e fa bene al gusto, alla vita, alla mente, perché ci costringe a riflettere, a tranquillizzarci e a scegliere sempre il momento giusto per rilassarci e stare in pace con noi stessi.
Sono altri gli elementi che inquinano e hanno già inquinato cielo, mare, fiumi e terra; …nulla è più immune.
Non fatevi deviare dalle false campagne contro il fumo, perché ormai è solo l’inquinamento ambientale che ci fa ammalare molto più velocemente ed in maniera molto più estesa e, come dimostrano molti articoli pubblicati sui giornali, nelle statistiche dei morti di cancro ai polmoni, vi sono parecchi non fumatori e ve ne sono sempre di più.
Vi è un articolo del giornale “La Voce” di Rimini che mi ha molto colpito in modo particolare, ed è quello pubblicato a pag.26 dell’edizione del 1 aprile 2004, secondo il quale l’ARPA ha accertato come il solo inceneritore locale a Raibano abbia determinato l’incremento di ammalati di cancro ai polmoni ben 5 volte superiore alla media nazionale per la sola Riccione.
Se poi a tale inquinamento aggiungiamo quello da gas di scarico degli automezzi, dallo smog e acque acide delle industrie, dagli anticrittogamici e varie altre sostanze che inquinano tutta l’agricoltura, dall’elettromagnetismo prodotto dai milioni di telefonini e dalle migliaia di stazioni radio e televisive e antenne dedicate, dagli inquinanti derivanti dalle centrali elettriche a gas o nucleari e dalle radiazioni naturali ed artificiali, e chi più ne ha più ne metta, da soli ci accorgiamo che il nostro prossimo futuro non ci riserva molte scelte ……se non quella di farci una bella e salutare fumata di pipa.
Siamo ormai prossimi alle elezioni amministrative ed europee di giugno, cioè il momento in cui, dopo un lungo periodo di 5 anni, il potere ritorna finalmente nelle mani dei cittadini, potere che è il sacrosanto diritto-dovere di tutti di eleggere il proprio candidato di fiducia per un nuovo lungo periodo di 5 anni.
Questo candidato deve essere scelto con oculatezza e serietà, e tutti dovrebbero così votare, senza farsi abbindolare dalle false promesse dei partiti ……tanto alla fine non sa mai chi le ha fatte!
Non ha importanza il colore del candidato; importa invece e tanto, che sia persona seria, onesta e capace di risolvere il nostro primo problema, quello della sopravvivenza e della salute nostra e dei nostri cari.
……e se alla fine anche noi ci ritroveremo a dire: “Eran 300, eran giovani e forti e sono morti!”, pensiamo all’Inquinamento Morale che tanta colpa ha in questo balordo modo di vivere, nel disprezzo della natura, che il “consumismo” sfrenato sta ammazzando, e nella brutta abitudine di tutti, e ridico tutti, di nascondere la verità che, molto spesso non fa rima con comodità.
Rivediamoci un po’ dentro e torniamo quindi ad un’ecologica boccata di fumo,
……di PIPA naturalmente!
Incuriosito dalla piccola folla radunata intorno ad una tavola imbandita di prodotti agricoli e bottiglie di vino locali, mi avvicino e chiedo informazioni, venendo a sapere che di lì a poco vi sarebbe stata una ripresa televisiva in diretta su RAI3 per la trasmissione “Cominciamo bene”.
Partito il collegamento, l’inviato di RAI3 annuncia l’argomento del giorno: “La Piadina Romagnola”, ma prima d’iniziare, s’avvicina ad un altro tavolino, che esponeva alcuni portacenere di carta da passeggio, ed inizia ad intervistare le persone lì presenti su di un argomento al di fuori del contesto annunciato, argomento attualmente molto caldo in Italia e che riguarda “il divieto di fumare” in qualsiasi luogo pubblico o di ritrovo chiuso.
Io ascoltavo placido e sereno, continuando a fumare la mia pipa e, avvolto in una densa nuvola di fumo, mi sono ritrovato a pensare a quell’inutile disquisizione sul “fumare sì!…fumare no!”, sul fumare la sigaretta o il sigaro, sulla validità o meno di usare quella specie di portacenere da passeggio, su quelle persone che s’indignavano, chi per un verso, chi per l’opposto, sui mali e i disagi del fumo, pensando che forse avrebbero potuto intervistare anche me, fumatore di pipa, nella disquisizione ulteriore su dove buttare la cenere, …ma io non avevo necessità di usare quel decantato portacenere di carta!
L’evento, in ogni caso, mi dà lo spunto per esternare il mio pensiero che, sebbene vada in controtendenza e qualcuno non apprezzerà, potrebbe contribuire a far emergere alcune verità sui reali danni del fumo abbinati a quelli dell’inquinamento.
Con ciò, non mi riferisco soltanto all’inquinamento ambientale di cui ormai tutti parlano e tutti si danno in apparenza un gran da fare a risolvere, ma è la problematica principale dell’INQUINAMENTO MORALE.
I detentori del potere politico, economico e dei mass-media stanno tentando di fidelizzare i cittadini ad una finta democrazia, dove tutto sembra permesso e tutti si permettono di fare quel che vogliono, nella più ampia comodità.
Il non rispettare alcuna regola morale, in nome della comodità, serve solo ad offuscare e addomesticare la mente di tutti a tal punto da non più distinguere fra il vero e il falso, fra il bene e il male, fra il giusto e l’ingiusto.
Il fumare, questo odiato e amato vizio, questa fonte di contrasti, di seduzione, di sì, di no, forse può essere risolto in maniera ben diversa dalla criminalizzazione che lo Stato, detentore del monopolio sui tabacchi, sta facendo dei fumatori.
Premetto che anch’io sono convinto che se non si fuma è un bene e che se non s’inizia va anche meglio, ma per chi, come me, questo vizio lo vuol mantenere, ho fatto alcune considerazioni sintetizzate in tre casi:
1. Fumare la sigaretta è un fumare sgradevole, per odore e per sapore, e si abbina ad un temperamento inquieto e stressato di chi fuma solo sotto l’azione di un tic nervoso che nulla ha a che fare con il piacere; così fuma la maggioranza della gente!;
2. Fumare il sigaro è un fumare intenso, per odore e per sapore, e si abbina ad un temperamento aggressivo ed autoritario perché, se avete notato, molti di coloro cui piace imporre la propria volontà o detengono privilegi, come i vip, spesso si fanno riprendere con un bel sigaro in bocca; il sigaro è un simbolo che serve a darsi un tono e a lanciare messaggi, oltre che odori, a molti spiacevoli;
3. Fumare la pipa invece, è un fumare dolce e gradevole fatto da persone serene e riflessive, per quelli che hanno la pazienza di armeggiare con le necessarie operazioni preliminari e che si concedono sempre il tempo per godersi la vita. Bisogna valutare, scegliere e preparare prima di accendere la pipa, come nella vita; quindi la pipa può ritenersi il simbolo della democrazia e della pace, come il Calumet dei Pellerossa fumato nel consiglio dei capi e nelle cerimonie di pace.
Ed allora, continuiamo a fumare, ma fumiamo la pipa, perché la pipa è un piacere e fa bene al gusto, alla vita, alla mente, perché ci costringe a riflettere, a tranquillizzarci e a scegliere sempre il momento giusto per rilassarci e stare in pace con noi stessi.
Sono altri gli elementi che inquinano e hanno già inquinato cielo, mare, fiumi e terra; …nulla è più immune.
Non fatevi deviare dalle false campagne contro il fumo, perché ormai è solo l’inquinamento ambientale che ci fa ammalare molto più velocemente ed in maniera molto più estesa e, come dimostrano molti articoli pubblicati sui giornali, nelle statistiche dei morti di cancro ai polmoni, vi sono parecchi non fumatori e ve ne sono sempre di più.
Vi è un articolo del giornale “La Voce” di Rimini che mi ha molto colpito in modo particolare, ed è quello pubblicato a pag.26 dell’edizione del 1 aprile 2004, secondo il quale l’ARPA ha accertato come il solo inceneritore locale a Raibano abbia determinato l’incremento di ammalati di cancro ai polmoni ben 5 volte superiore alla media nazionale per la sola Riccione.
Se poi a tale inquinamento aggiungiamo quello da gas di scarico degli automezzi, dallo smog e acque acide delle industrie, dagli anticrittogamici e varie altre sostanze che inquinano tutta l’agricoltura, dall’elettromagnetismo prodotto dai milioni di telefonini e dalle migliaia di stazioni radio e televisive e antenne dedicate, dagli inquinanti derivanti dalle centrali elettriche a gas o nucleari e dalle radiazioni naturali ed artificiali, e chi più ne ha più ne metta, da soli ci accorgiamo che il nostro prossimo futuro non ci riserva molte scelte ……se non quella di farci una bella e salutare fumata di pipa.
Siamo ormai prossimi alle elezioni amministrative ed europee di giugno, cioè il momento in cui, dopo un lungo periodo di 5 anni, il potere ritorna finalmente nelle mani dei cittadini, potere che è il sacrosanto diritto-dovere di tutti di eleggere il proprio candidato di fiducia per un nuovo lungo periodo di 5 anni.
Questo candidato deve essere scelto con oculatezza e serietà, e tutti dovrebbero così votare, senza farsi abbindolare dalle false promesse dei partiti ……tanto alla fine non sa mai chi le ha fatte!
Non ha importanza il colore del candidato; importa invece e tanto, che sia persona seria, onesta e capace di risolvere il nostro primo problema, quello della sopravvivenza e della salute nostra e dei nostri cari.
……e se alla fine anche noi ci ritroveremo a dire: “Eran 300, eran giovani e forti e sono morti!”, pensiamo all’Inquinamento Morale che tanta colpa ha in questo balordo modo di vivere, nel disprezzo della natura, che il “consumismo” sfrenato sta ammazzando, e nella brutta abitudine di tutti, e ridico tutti, di nascondere la verità che, molto spesso non fa rima con comodità.
Rivediamoci un po’ dentro e torniamo quindi ad un’ecologica boccata di fumo,
……di PIPA naturalmente!
Leonardo MORTATO .
Un semplice cittadino simpatizzante per tutti coloro che attuano reali battaglie ecologiche in difesa della natura e dell’uomo. Al contrario il ministro Sirchia fa solo campagne contro il fumo e, per deviare e addomesticare le menti, solo su quello continua a bombardare gli Italiani di pubblicità disgustosa (IL FUMO UCCIDE) e non più reale sulle confezioni di sigarette, sigari e tabacco che, non si capisce perché, sono pure vendute dal Monopolio di Stato.