Riccione TTV Festival slittato a settembre: 18-20, manifestazione biennale dedicata alle nuove frontiere del teatro e ai rapporti tra arti sceniche e video. Creato nel 1985 da Franco Quadri e diretto da Simone Bruscia, festeggerà quest’anno la sua 25a edizione con tre giorni di spettacoli, incontri e proiezioni.
Un focus approfondito sarà dedicato alla ricerca teatrale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, vincitori del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica alla 55a edizione del Premio Riccione per il Teatro. “In oltre dieci anni di lavoro” recita la motivazione “Daria Deflorian e Antonio Tagliarini hanno ridisegnato l’essenza dell’essere interpreti in scena, realizzando una scrittura teatrale che sconfina oltre la pagina scritta per incarnarsi nel corpo, in un tenace contatto con la sfera della memoria personale e con l’immaginario condiviso. […] La forza e la gentilezza di questo processo di ricerca sul ‘dire’ e sul ‘fare’ scenico fanno di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini figure fondamentali per il nostro teatro.”
A loro sarà dedicata una retrospettiva ma, come da format consolidato, il teatro di parola non sarà l’unico campo di azione del TTV e servirà da innesco per una riflessione più ampia su tutte le arti. Da quest’anno il TTV ospita, in particolare, uno spazio dedicato alla danza, un focus sui linguaggi del corpo e del contemporaneo a cura di Lorenzo Conti. Performance site specific e camminate outdoor, firmate dai più importanti coreografi della scena nazionale, invaderanno alcuni luoghi simbolo della città di Riccione avvolgendo lo spettatore in un lungo abbraccio di fine estate, dall’alba al tramonto.
La grafica del 25° Riccione TTV Festival, firmata da Laura D’Amico, è un omaggio al manifesto creato da Massimo Dolcini per la prima edizione TTV nel 1985. Laura D’Amico presenta così il suo progetto: “Dopo venticinque anni i colori, la narrazione e i simboli si evolvono nel contesto odierno più fluido e digitale, ma che si genera dalla quella stessa matrice tecnologica analogica del passato. Due lati della stessa medaglia che oggi trovano un’unione”.