Cna, 3 aziende su 4 in sofferenza.
Per il 90% il virus porterà risultati economici negativi: Il 27,2% delle aziende prevede una riduzione dei ricavi superiore al 15%.
Nella provincia di Rimini tre imprese su quattro accusano ricadute negative dall’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus. Il 90,4% prevede un peggioramento dei risultati economici per il 2020. Il 73,5% ritiene possibile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Turismo, Moda, Servizi alla Persona, Servizi alle imprese, Trasporto Persone e Agroalimentare i settori più esposti in merito ai risultati economici del 2020.
Sono i principali risultati della rilevazioni effettuate dalla CNA Rimini su un campione di 136 imprese associate dei vari settori: Trasporto Persone, Turismo, Traporto Merci, Servizi alla Persona, Moda, Produzione, Agroalimentare, Autoriparatori, Servizi alle Imprese e Costruzioni. Dati riminesi confermati anche in chiave nazionale dove su 6327 risposte l’85%prevede un peggioramento dei risultati economici per il 2020 ed il 68% ritiene molto probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali.
A Rimini in media il 75% delle imprese interpellate sta registrando effetti diretti sulla propria attività, in primo luogo come conseguenza della flessione della domanda ma anche per difficoltà nei rapporti con i fornitori e problemi logistici. Le maggiori criticità riguardano: Trasporto Persone, Moda, Turismo e Servizi alle Imprese con percentuali tutte sopra il 92%.
Il 90,4% ritiene che la vicenda coronavirus influenzerà in negativo i risultati economici della propria impresa. Nello specifico il 100% delle aziende dei comparti Trasporto Persone, Moda, Agroalimentare e Servizi alle Imprese.
Il 27,2% delle aziende prevede un calo dei ricavi superiore al 15% nel 2020 mentre il 19,1% ritiene che il danno sarà tra il 5% e 15%. IL 39,7% fatica ancora a valutare la ricaduta economica. Tra i piu’ pessimisti il Settore Moda che prevede nell’80% un calo superiore al 15% dei ricavi, scenario negativo previsto anche da una su due delle aziende dei Servizi alle Imprese.
Positiva e responsabile la reazione di dipendenti e collaboratori, infatti solo il 14,7% delle aziende nel riminese registra un aumento delle assenze.
Le imprese mostrano di reagire con adeguata tempestività al nuovo contesto. Quelle dei settori più esposti e che stanno subendo l’impatto maggiore hanno già messo in campo le prime contromisure attraverso contatti con clienti e fornitori o individuando soluzioni adeguate per la gestione del personale: il 60% nel Trasporto Persone , il 55,6% delle imprese turistiche, il 44% per i Servizi alla Persona. In media il 37,5% ha già definito e/o avviato azioni per fronteggiare la situazione.
Se la fase di emergenza dovesse prolungarsi, il 73,5% delle imprese intervistate ritiene probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali a favore dei dipendenti. A livello nazionale la percentuale scende al 67,9%.
“Sono numeri implacabili che fotografano già ora ‘emergenza della nostra economia” dichiara Mirco Galeazzi Presidente di CNA Rimini “Serve definire rapidamente un piano d’azione straordinario che garantisca prima possibile liquidità alle aziende e ammortizzatori sociali in deroga. In questa fase molto delicata è comunque necessario tenere come riferimento primario l’emergenza sanitaria, favorire una informazione corretta e trasmettere fiducia perché il nostro è un territorio che vive di turismo.
Va assolutamente garantita la circolazione delle merci e degli automezzi per assicurare continuità nei rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese, contrastare blocchi alle frontiere e nell’import-export, preservare l’immagine dell’Italia e del nostro territorio come realtà attenta alla sicurezza dei cittadini e alla salubrità dei propri prodotti. Poi è chiaro” conclude Galeazzi “ognuno di noi è chiamato ad un atto di responsabilità quotidiano”.