Cna e tecnici delle costruzioni e degli impianti: “Riaprire i cantieri prima del 4 maggio”. Scrivo una lettera ai sindaci del Riminese, Provincia e prefetto in cui chiedono di ripartire col lavoro prima del 4 maggio.
Ci siamo per la riapertura dei cantieri e di tutte le attività annesse, ci siamo per le nostre imprese e per i nostri professionisti, per la comunità, ci siamo per l’emergenza e oltre l’emergenza in una proiezione virtuosa che guarda all’economia, agli imprenditori, al territorio, ai cittadini. Che guarda, in una parola, al bene comune.
Abbiamo piena coscienza che tutto quanto accadrà da qui in avanti sarà diverso da prima e che anche noi saremo diversi da prima. Non possiamo quasi nulla sull’ineluttabile ma possiamo molto, moltissimo su quello che nasce dalle nostre forze, dalla nostra storia comune, dal nostro saper fare e saperlo fare bene.
Siamo pronti per ripartire, perfettamente consapevoli del contesto, delle difficoltà, dei rischi ma anche delle opportunità che il genio umano – più che mai nella nostra meravigliosa Italia espresso dall’intelletto delle professioni e dalla sapienza delle mani artigiane – saprà produrre.
Prima di ogni altra cosa vogliamo affermare che avremo un motto “#SafeRimini” e che nel solco di questo motto che sarà la nostra prima guida e che scandirà le nostre attività interne, quelle al pubblico, le nostre relazioni, ci mettiamo a disposizione di tutti i nostri interlocutori, pubblici e privati, nella piena osservanza delle regole e nella massima flessibilità richiesta dal momento.
Siamo all’opera con un pacchetto di misure “#SafeRimini” per tecnici, committenti e lavoratori che renderà l’esperienza progettuale e realizzativa sicura. Tutti ci dovremo adeguare a una diversa quotidianità e sarà indispensabile lavorare al fianco dei nostri tradizionali clienti in un atteggiamento di fattivo ascolto.