Coronavirus, confermata in Emilia-Romagna la chiusura di asili nido, scuole e università fino all’8 marzo.
E’ in arrivo un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) sulle misure anti-Coronavirus, che, fra le altre misure, conferma la sospensione delle attività di asili nido, scuole di ogni ordine e grado e Università in Emilia-Romagna e nelle regioni maggiormente colpite, Lombardia e Veneto.
Il Decreto riguarda l’intero territorio nazionale. I provvedimenti sono suddivisi su tre aree: i Comuni all’interno delle Zone rosse (10 in Lombardia e uno in Veneto), le tre Regioni maggiormente interessate: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna; tutte le altre Regioni. Le misure previste valgono dal 2 all’8 marzo e l’atto governativo viene adottato sentite le Regioni stesse.
A differenza di una settimana fa, non ci sarà quindi una nuova Ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, come quella firmata insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, e valida fino a domenica 1^ marzo.
Ma, soprattutto, Il Dpcm viene assunto sentito il Comitato Tecnico Scientifico nazionale, da cui derivano le indicazioni contenute.
In esso, dovrebbero essere sospese tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico.
Così come dovrebbero essere sospesi i servizi di apertura al pubblico dei musei, biblioteche e archivi, salva la possibilità di adottare misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi nel rispetto della distanza di sicurezza “droplet”. La Regione Emilia-Romagna ha chiesto che tali misure organizzative possano essere permesse anche a cinema e teatri, con possibili ingressi limitati e contingentati, rispettando criteri di salvaguardia legati alla distanza di protezione tra le persone. Su questo, si attende una risposta del Governo, sulla base delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.