• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
mercoledì, Maggio 28, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Senza categoria

Rimini. “Coronavirus, gli operatori domiciliari senza tutele”

Redazione di Redazione
23 Marzo 2020
in Senza categoria
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
A A
“Coronavirus, gli operatori domiciliari senza tutele”. La denuncia dell’ADL Cobas – Associazione Diritti Lavoratori Rimini.
Dall’inizio dell’emergenza nazionale legata alla diffusione del Covid-19, come educatori ed educatrici domiciliari e assistenza domiciliare (OSS ed infermieri), a differenza di altri lavoratori e lavoratrici del comparto, abbiamo continuato a garantire il servizio seguendo le disposizioni emesse dalle autorità competenti, tuttavia a seguito dell’ordinanza Regionale del 20 marzo scorso relativa al blocco della produzione e di svariate attività nel territorio della provincia di Rimini, nonché della mobilità viaria con ulteriori restrizioni, e alla luce del nuovo DPCM del 22 marzo approvato dal Governo, in relazione al contenimento e contagio, continuiamo a registrare sul nostro territorio gravi mancanze riguardanti la tutela sanitaria delle operatrici e operatori domiciliari che a vario titolo (oss, educatori, infermieri) si recano al lavoro presso i domicili privati dei propri assistiti senza che siano garantite le misure sopraccitate.

Sembra che AUSL, i Comuni interessati, le Associazioni di categoria e la stessa Prefettura abbiano demandato completamente agli Enti Gestori, in questo caso la Coop Cad che gestisce il servizio, e quindi alle lavoratrici e ai lavoratori, il carico del controllo e della prevenzione sanitaria straordinaria, senza apportare nulla in termini di risorse per prevenire i contagi.
Da una parte, in particolare da AUSL, viene intimato il proseguo dell’attività lavorativa in tutti i casi attualmente non sospesi, ostacolando esplicitamente il lavoro da casa laddove possibile, esponendo così a maggiori rischi le operatrici e gli operatori domiciliari ma anche gli assistiti e le loro famiglie.
Dall’altra si preventivano risorse, a nostro avviso, non sufficienti poiché oltre ai DPI (come da art 16 DL 18/2020), quali mascherine, guanti ed igienizzanti, non vi è alcuna garanzia e nessun ente che verifica il livello di sanificazione dei domicili privati presso i quali operano i lavoratori e le lavoratrici domiciliari.
Non sono stati, infatti, consegnati ad operatori e famiglie PROTOCOLLI DI COMPORTAMENTO, sia in merito all’utilizzo dei dispostiti di protezione in questa situazione di emergenza sanitaria sia alla pulizia e sanificazione dei domicili da parte delle famiglie. La mancanza di protocolli con regole di comportamento chiare pone in una situazione di difficoltà ed incertezza gli operatori e le operatrici domiciliari, che difficilmente riescono a valutare in maniera oggettiva l’effettiva impossibilità di svolgere il servizio presso il domicilio affidato.
Quindi ad oggi non si dispongono di tutti i sistemi di prevenzione necessari per lavorare con la dovuta sicurezza, trattandosi di servizi a contatto stretto con le persone assistite e con i loro famigliari (fra cui anche tanti minori, disabili, immunodepressi e anziani).
Questo si traduce in una non linearità del servizio domiciliare rispetto alle misure di contenimento e prevenzione previste dalle norme sopraccitate ma anche a quelle riferite alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Proprio come agli operai delle fabbriche e del settore della logistica viene obbligato di continuare il proprio lavoro a qualsiasi prezzo perché la produzione non deve fermarsi, a chi lavora nel sociale e ai domiciliari, viene intimato di continuare il proprio operato senza le dovute tutele.
Pari diritti e pari tutele chiediamo per noi e per le persone che assistiamo, siamo ben consapevoli dell’importanza del nostro operato, nonostante i miserevoli salari che percepiamo e non vogliamo lasciare nessuno solo o sola, ma non vogliamo nemmeno esporre noi e le persone che assistiamo ai rischi che conosciamo.
Per questo, anche a tutela delle persone assistite e dei loro nuclei famigliari, siamo a richiedere all’ente Committente AUSL, ai Comuni, all’ente Gestore CAD, l’attivazione immediata di un tavolo di crisi con le Organizzazioni sindacali interessate e presenti negli appalti, anche attraverso il supporto di piattaforme digitali e multimediali , per andare ad affrontare l’emergenza COVID-19.
In particolare chiediamo di salvaguardare il reddito di lavoratrici e lavoratori domiciliari che hanno avuto la sospensione del servizio domiciliare (come previsto dal 48 Dl n.18 del 17/03/2020); di prediligere laddove possibile l’attivazione di Smart Working con mezzi specifici; di tutelare la salute delle persone assistite presso i propri domicili laddove i servizi siano ritenuti ESSENZIALI e non siano sospesi attraverso visite specializzate (tamponi) ad operatori e operatrici domiciliari e loro assistiti; il reperimento e distribuzione dei dispostiti di protezione necessari e igienizzanti nonché la stesura e consegna agli operatori e alle operatrici e alla famiglie degli assistititi di un PROTOCOLLO DI COMPORTAMENTO E SULL’UTILIZZO DEI DPI anche in merito alla condotta dei famigliari e della pulizia e sanificazione degli ambienti domestici dove dovrebbero operare i lavoratori e le lavoratrici del settore.
Qualora entro breve non fossero attivate le misure richieste, utilizzeremo i mezzi sindacali da noi considerati adeguati per tutelare la salute di lavoratrici, lavoratori ed assistiti, anche proclamando lo stato d’agitazione.
Chiediamo pertanto un tavolo di confronto con la Cad, appaltante del servizio e con Ausl, committente e i Comuni interessati, al fine di pervenire ad un accordo che renda possibile lo svolgimento del servizio con le finalità auspicate”.

Articolo precedente

Emilia Romagna. Bollo auto, poticipato al 30 giugno

Articolo seguente

Emilia Romagna. Coronavirus, la Regione diploma a distanza 182 nuovi operatori socio-sanitari

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Misano, biblioteca
Cultura

Misano Adriatico. Biblioteca, Antonella Lattanzi presenta il libro il 25 maggio alle 11

22 Maggio 2025
Andrea Gnassi
Focus

Rimini. Gnassi: “Troppe sforbiciate dalla Meloni. Taglio di 4,6 milioni di euro alle strade provinciali””

22 Maggio 2025
Focus

Green Festival, San Marino esporta cultura ambientale a Pesaro… Mostra sulla lotta alle plastiche in mare

16 Maggio 2025
Rimini, ponte di Tiberio
Cultura

Angolo della poesia. E’ Mont Rosa (Il Monte Rosa)

14 Maggio 2025
Focus

Rimini. Straordinaria partecipazione all’iniziativa “L’ultimo giorno di Gaza” – 1.136 vestitini in Piazza Tre Martiri

11 Maggio 2025
Cattolica

Cattolica. Giovani ritratti”, tre pittrici Naima Tesei, Viola Valeri e Viola Muratori vincono la prima edizione del concorso

7 Maggio 2025
Focus

Rimini. Jacopo Morrone: “Anfiteatro, subito progetto e cronoprogramma”

6 Maggio 2025
Cultura

Santarcangelo di Romagna. Marco Giorgi porta in  scena uno spettacolo dedicato a Tonino Guerra a Troisdorf nell’80° anniversario della Liberazione

3 Maggio 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente
Bologna. La sede della Regione

Emilia Romagna. Coronavirus, la Regione diploma a distanza 182 nuovi operatori socio-sanitari

Misano Adriatico. Signora misanese rivolta ai ragazzi dei supermercati: "Grazie per tutto quello che fate per noi..."

Emilia Romagna. Gelate in agricoltura, il 60% delle aziende senza assicurazione

Stefano Bonaccini

Emilia Romagna. Coronavirus: medici e infermieri rispondono al bando regionale da tutto il mondo

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Biden, un tumore terminale e la prevenzione 27 Maggio 2025
  • Granchio blu, dalla Regione Emilia Romagna un milione di euro per il contenimento 26 Maggio 2025
  • Trenta musicisti, un palco e la musica dagli anni ’60 ad oggi, sabato arriva l’esplosione di Rotation stage 26 Maggio 2025
  • San Giovanni in Marignano – Saludecio. Maggio, mese della Madonna: le cellette votive 26 Maggio 2025
  • Misano Adriatico. Filosofia: “Mi sentivo responsabile della Bellezza del Mondo” con Galimberti e Bianchi 26 Maggio 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-