Nei giorni del Coronavirus, la proposta di meeting@home
Contributi da quarant’anni di storia del Meeting che contengono un messaggio di ripresa e di speranza
Nella situazione senza precedenti che si è creata nel nostro Paese per l’emergenza Coronavirus, come Meeting di Rimini desideriamo condividere storie e testimonianze tratte dall’enorme patrimonio di temi e contenuti di questi quarant’anni. Per questo motivo nel momento in cui ci viene giustamente chiesto di rimanere nelle nostre case, abbiamo pensato a meeting@home, per raggiungere le persone a casa attraverso interventi, video e testimonianze utili per l’oggi.
Contributi da quarant’anni di storia del Meeting che contengono un messaggio di ripresa e di speranza
Nella situazione senza precedenti che si è creata nel nostro Paese per l’emergenza Coronavirus, come Meeting di Rimini desideriamo condividere storie e testimonianze tratte dall’enorme patrimonio di temi e contenuti di questi quarant’anni. Per questo motivo nel momento in cui ci viene giustamente chiesto di rimanere nelle nostre case, abbiamo pensato a meeting@home, per raggiungere le persone a casa attraverso interventi, video e testimonianze utili per l’oggi.
Sono contributi che contengono un messaggio positivo, di ripresa e di speranza, che ci mostrano che è possibile vivere pienamente anche dentro situazioni drammatiche, non meno gravi di questa circostanza con cui ora tutti dobbiamo fare i conti.
Abbiamo rivissuto così la testimonianza dell’ugandese Vicky Aryenyo dal Meeting 2008: «Rose mi ha invitata in ufficio, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto “Vicky tu hai un valore, e questo valore è più grande della tua malattia. Tu ce la puoi fare. Hai solo bisogno di ritrovare la speranza”». Siamo tornati a risentire la voce di Sergio Marchionne. Nel 2010, quando l’Italia si trovava nel mezzo della peggiore crisi economica del dopoguerra, il top manager italo-canadese scelse il Meeting per mandare un messaggio a tutto il Paese, individuando nella libertà della persona il vero punto di ripresa. Meeting@home ha significato anche riascoltare l’icona rock Robert Plant, leader dei Led Zeppelin, cantare nel 1993 al Meeting ‘I Believe’, la canzone dedicata al figlio scomparso anni prima.
meeting@home (hashtag #meetingathome) si può seguire sul sito www.meetingrimini.org e sui social del Meeting, Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin e Youtube.
I contributi di meeting@home usciti fino ad oggi:
La testimonianza di Vicky Aryenyo
Paolo Cevoli: si può sorridere in un momento drammatico?
Sergio Marchionne: la libertà della persona come punto di ripresa
Takashi Nagai, il medico di Nagasaki
Robert Plant e la sua ‘I Believe’ al Meeting 1993
Lech Walesa al Meeting 1990
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